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Strage Altavilla Milicia, la madre di Antonella Salamone: “Per me è un omicidio programmato”

Pubblicato: 14/02/2024 19:16

Si delineano sempre di più i contorni della strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Nella casa degli orrori sono stati strappati alla vita Antonella Salamone (42 anni) e i figli Emanuel e Kevin rispettivamente di 5 e 15 anni. Reo confesso il 53enne Giovanni Barreca, marito di Antonella e padre dei ragazzi. Una strage familiare che ora rivive attraverso i racconti di chi li ha conosciuti e non si spiega tanta ferocia.

“Mio genero non avrebbe mai fatto questo. Non so da quanto tempo era diventata fanatico”. A parlare a Mattino Cinque è la mamma di Antonella Salamone. La donna continua dicendo: “Questi signori non li conosco. Però per quanto ne so, quale bene hanno fatto: hanno rovinato una famiglia. Me l’hanno distrutta. Mia figlia non li voleva a casa sua, io credo che abbiano programmato l’omicidio: è impossibile siano riusciti a organizzare tutto in così poco tempo” a proposito degli ‘amici’ del killer reo confesso, Sabrina Fina e Massimo Carandente, il cui ruolo è ancora tutto da delineare.
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La mamma di Antonella: “Ora chiedo giustizia”

Da ciò che è emerso fino a martedì 13 febbraio, Antonella Salamone sarebbe stata uccisa il 2 febbraio e il suo corpo dato alle fiamme insieme a vestiti e oggetti personali. Diversa sorte per Emanuel e Kevin, la cui morte risalirebbe a venerdì 9 febbraio. Tra i due episodi sarebbe trascorsa una settimana, quindi, ma la testimonianza del padre della donna potrebbe spostare il calendario della mattanza.

“Loro dicevano che mia figlia era posseduta dal diavolo, così come i miei nipotini” aggiunge la madre di Antonella. La donna chiede ora “la verità, vogliamo giustizia“. “Mia figlia era una ragazza solare, dolcissima. I miei nipotini erano tutto per me. Non sono ancora riuscita a sentire mia nipote 17enne”, conclude la donna a proposito della giovane, unica sopravvissuta al massacro. “Lei è l’unica cosa che ci rimane, ora verrà a vivere con noi e le darò tutto l’amore di cui ha bisogno”.

Il legale di Barreca: “Non si rende conto di ciò che è accaduto”

Nel frattempo nel carcere “Pagliarelli” Palermo si è tenuta l’udienza di convalida del fermo di Barreca. “L’uomo – spiega il legale – era molto nervoso e provato e si è avvalso della facoltà di non rispondere“. Ha continuando spiegando: “Il mio cliente, che oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia, è sotto shock. Non si rende conto di quel che è accaduto. Mi ha ripetuto che vuole bene alla sua famiglia”, ha precisato, al termine dell’udienza di convalida dei fermi, l’avvocato Giancarlo Barracato. “Nell’abitazione in cui sono avvenuti i fatti – ha aggiunto – continuano gli accertamenti. Avremo modo nei prossimi giorni di capire meglio”.
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