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Trovata morta in casa dal marito: Alessia Quarta di 31 anni aveva scoperto da poco di aspettare un bimbo

Pubblicato: 17/02/2024 10:03

Tragedia ieri sera a Novoli, nel Leccese, dove una giovane di 31 anni, Alessia Quarta, che aspettava un bambino, è morta in casa dopo un malore. È stato il marito Giacomo Quarta a trovarla prima di sensi una volta tornato dal lavoro, dopo le 20.

Il 118 è intervenuto subito, ma non è riuscito a rianimarla, era già nel bagno priva di sensi. La giovane, incinta da poche settimane e sposata da un anno circa, era una professionista molto nota in paese. A quanto si apprende dai primi rilievi, si sarebbe trattato di un arresto cardiaco improvviso.
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Chi era Alessia Quarta

Alessia, sposata da circa un anno e nel fiore della sua vita, era una figura molto rispettata e conosciuta in paese, sia per le sue qualità professionali che per il suo carattere solare e generoso. La notizia della sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di coloro che avevano avuto la fortuna di conoscerla e di apprezzarne le doti umane e professionali. Secondo i primi riscontri, sembra che il decesso di Alessia sia stato causato da un improvviso arresto cardiaco, una fatalità che ha colpito senza preavviso, sconvolgendo la sua famiglia e tutti coloro che le erano vicini.

I carabinieri sono intervenuti per effettuare ulteriori indagini, le quali hanno confermato la natura naturale della morte, escludendo ogni ipotesi di coinvolgimento di terze persone o circostanze sospette. L’intera comunità di Novoli ha reagito con un’ondata di solidarietà e affetto nei confronti della famiglia di Alessia, esprimendo il proprio dolore e la propria vicinanza attraverso innumerevoli messaggi di cordoglio sui social media e manifestazioni di sostegno. Anche l’amministrazione locale ha espresso il suo profondo cordoglio per la tragica perdita, il sindaco di Novoli, Marco De Luca: “Sono stato in casa fino a mezzanotte – racconta a Repubblica – provo un dolore incredibile per questa ragazza che conoscevo personalmente”.

Estroversa, sempre sorridente, si era laureata in Architettura presso il Politecnico di Torino. Rientrata in paese, da qualche mese, aveva trovato impiego come insegnante in una scuola ed era in dolce attesa solo da poche settimane. Una tragedia ancora più inspiegabile se si pensa che la ragazza non soffriva di nessun problema di salute. Con il marito, componente della Protezione civile del paese, condivideva la passione per i viaggi e, insieme, di recente, avevano coronato uno dei loro sogni: visitare il Giappone.
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