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Putin il Temibile: perché l’uomo che incarna la Russia monarchica deve farci paura

Pubblicato: 18/02/2024 15:04
Il Ministero della Difesa russo ha fatto sapere di aver effettuato con successo il lancio di prova dal sottomarino nucleare «Imperator Alexander III»

“Tutti i sovrani russi sono autocrati e nessuno ha il diritto di criticarli, il monarca può esercitare la sua volontà sugli schiavi che Dio gli ha dato”. Queste poche righe sono tratte da una lettera di Ivan IV, soprannominato il Terribile, autoproclamatosi nel 1547 Zar (quindi Cesare) di tutte le Russie. Il termine Terribile viene dalla traduzione occidentale di Groznyj, che però in russo significa tempesta, minaccia. La traduzione giusta dovrebbe essere quindi temibile, più che terribile. L’analogia con Vladimir Putin sembra assolutamente coincidente. Putin, che oggi definiamo terribile, dopo la scomparsa del suo unico vero oppositore Navalnyj, è invece fortemente temibile per un Occidente senza una ideologia, una spiritualità che non sia legata ai Boiardi del Capitale. Proprio i Boiardi erano i nemici naturali di Ivan IV, e cosi cicli vichiani della Storia si ripropongono. Ivan nel 1547 alla sua incoronazione proclamò Mosca Terza Roma, dopo la prima e la seconda, Costantinopoli, da cui copiò il simbolo, il globo sormontato dalla Croce. Questa simbologia, il richiamo all’ortodossia contro la decadente scristianizzazione dell’Occidente, è un mantra dei discorsi di Putin. E lo vuole rappresentare come bastione contro il Satana che viene dall’ovest.

Putin, simbolo di una Russia millenaria che ama i monarchi

Non ce l’ha tanto con gli americani – definisce caricaturalmente il vecchio Biden meglio di Trump, mentendo sapendo di mentire – ma ce l’ha proprio con il capitalismo, in mano ai giudei, i veri colpevoli della crocefissione del Cristo che dichiara di difendere. C’è tutto il senso antico dei Pogrom della storia della Madrepatria Russa. Putin è temibile perché è un russo che conosce i russi e li incarna. I russi non hanno mai conosciuto la democrazia: hanno avuto sempre un monarca, da Ivan a Caterina, da Stalin a Putin. Hanno una storia millenaria, di nomadismo e nemici storici, vedi i polacchi, e sono profondamente, malinconicamente, spirituali, al contrario degli occidentali di oggi. La morte nella steppa, sul Don, sul Caucaso, in Siberia, è accettata come è naturale che sia. Anche quella altrui, anche quella di Navalnyj, anche quella dei fratelli coltelli ucraini, figuratevi la nostra. Putin il Temibile.