
Il corpo di Alexei Navalny non sarà consegnato alla famiglia prima di quattordici giorni. Questa la comunicazione degli investigatori russi alla madre del principale oppositore di Putin. La salma deve essere esposta a “esami chimici”, ha scritto l’ex portavoce del politico, Kira Yarmysh. La vedova, Yulia Navalnaya, annuncia di voler proseguire il lavoro del marito.
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“Mentono e prendono tempo”
“La madre di Alexei e i suoi avvocati sono arrivati all’obitorio questa mattina presto. Non è stato permesso loro di entrare. Uno degli avvocati è stato letteralmente spinto fuori. Quando è stato chiesto al personale se il corpo di Alexei fosse lì, non hanno risposto”. Questa la testimonianza della portavoce Yarmysh.
Secondo la donna, l’indagine delle autorità russe sulla morte di Navalny “è stata estesa. Non si sa per quanto tempo andrà avanti. La causa della morte è ancora ‘indeterminata’. Mentono, prendono tempo e non lo nascondono nemmeno”.
Le motivazioni del Cremlino
Dal Cremlino fanno sapere che l’inchiesta è ancora in corso e per il momento non ci sono risultati. A questo proposito, ha definito inammissibili le dichiarazioni “rozze” da parte dei Paesi occidentali sulla morte di Navalny, fino a quando i risultati delle indagini non saranno resi pubblici. A parlare, stavolta, è l’altro portavoce, quello di Putin, Dmitry Peskov. “In condizioni nelle quali non ci sono informazioni, è assolutamente inaccettabile fare affermazioni, diciamo, francamente rozze”, ha dichiarato Peskov secondo la Tass. “Questo non è appropriato per i funzionari governativi, dalle cui labbra abbiamo sentito tali frasi. E queste frasi, ovviamente, non possono causare alcun danno al capo del nostro Stato, ma non danno assolutamente una buona immagine di coloro che fanno tali dichiarazioni”.

Yulia Navalnaya: “Continuerò io il lavoro di Alexei”
In un video postato oggi sui social, Yulia Navalnaya, la vedova di Alexei Navalny, ha annunciato che continuerà il lavoro del marito. “Continuerò a lottare per il nostro Paese. E vi invito a starmi accanto”, dice Yulia. E ha accusato il presidente russo Putin di aver ucciso suo marito.
La vedova afferma indirettamente che suo marito è stato ucciso con il Novichok. “Mentono meschinamente e nascondono il suo corpo attendendo quando svaniranno le tracce dell’ennesimo Novichok di Putin. Scopriremo certamente chi di preciso e in quale preciso modo ha eseguito il crimine, faremo i nomi e faremo vedere le facce”, ha poi promesso Yulia Navalnaya.