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Navalny, la madre Lyudmila ha potuto vedere il cadavere del figlio

Pubblicato: 22/02/2024 17:50

In un drammatico episodio che getta luce sulla difficile situazione dei diritti umani in Russia, la madre dell’oppositore russo Alexei Navalny si trova ad affrontare un’ulteriore angoscia. Nonostante le sue suppliche, le autorità russe continuano a rifiutarsi di consegnare il corpo di suo figlio alla famiglia per una sepoltura degna. Kira Yarmysh, portavoce del team di Navalny, ha rivelato tramite X (precedentemente noto come Twitter) che alla madre di Alexei, Lyudmila Navalnaya, è stato mostrato il corpo di suo figlio, ma il permesso di prenderne possesso le è stato negato. Yarmysh afferma anche che il Cremlino starebbe minacciando e ricattando la donna. “Le stanno mettendo condizioni su dove, quando e come seppellire Alexei. Vogliono farlo in segreto, senza dare la possibilità di salutarlo”.

Un appello disperato a Putin

In uno sforzo disperato di recuperare il corpo di suo figlio, Lyudmila Navalnaya ha rivolto un videomessaggio direttamente a Vladimir Putin, supplicandolo di intervenire: “Mi rivolgo a lei, Vladimir Putin la soluzione del problema dipende solo da lei. Mi faccia finalmente vedere mio figlio. Pretendo immediatamente che il corpo di Alexei venga consegnato in modo che io possa seppellirlo umanamente”. Questo appello riflette la disperazione di una madre che cerca di fare l’ultimo gesto d’amore verso suo figlio, garantendogli una sepoltura dignitosa.

Azioni legali contro il Comitato investigativo

Nel frattempo, la città di Salechard, dove si trova ancora il corpo di Alexei Navalny, è diventata il teatro di una battaglia legale. Lyudmila ha presentato una denuncia contro il Comitato Investigativo della Federazione Russa per la loro mancata consegna del corpo di suo figlio. Questa azione legale sottolinea la lotta continua della famiglia Navalny contro un sistema che sembra determinato a negare loro anche il più basilare dei diritti umani: quello di piangere e onorare un proprio caro secondo le proprie tradizioni.

Un caso emblematico di repressione

La situazione di Alexei Navalny e della sua famiglia è emblematica delle sfide e della repressione che gli oppositori politici in Russia devono affrontare. Navalny, che è stato una spina nel fianco del governo russo per anni, denunciando corruzione e organizzando proteste, ha pagato un prezzo estremamente alto per il suo attivismo. La sua incarcerazione, il presunto avvelenamento e ora il rifiuto di consegnare il suo corpo alla famiglia, tutto ciò rappresenta tattiche intimidatorie volte a soffocare la dissidenza.

Ultimo Aggiornamento: 22/02/2024 18:26