Un dramma si è verificato nello Stato del Colorado, negli Usa. Un uomo di 34 anni è morto venerdì 16 febbraio dopo essere stato morso da un mostro di Gila, un rettile che teneva in casa come animale domestico. La corsa in ospedale si è rivelata inutile: il 34enne è morto dopo alcuni giorni di agonia. La vittima si chiamava Christopher Ward e la sua agonia è avvenuta davanti agli occhi della sua fidanzata che lo ha accompagnato immediatamente in ospedale.
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Christopher Ward a quel punto mostrava già i primi sintomi da avvelenamento. Ma la somministrazione dell’antidoto non è stata sufficiente a salvargli la vita. L’uomo è stato dichiarato cerebralmente morto alcuni giorni dopo, a causa dei danni riportati dal suo organismo per via dell’entrata in circolo della tossina che il mostro di Gila secerne al momento del morso.
Il racconto shock della fidanzata
È stata la stessa fidanza di Ward a raccontare quali siano stati gli effetti del veleno iniettato dal rettile nel corpo del compagno: “Ha iniziato immediatamente a mostrare sintomi di avvelenamento, vomitando diverse volte e alla fine svenendo e smettendo di respirare”.
Bisogna segnalare che solitamente la tossina prodotta dal morso di questo rettile non si rivela letale per gli esseri umani. Quello avvenuto in Colorado è dunque un caso molto sfortunato. Il mostro di Gila, noto anche come lucertola perlinata o con il nome scientifico di heloderma suspectum, è una grande lucertola che prende il nome dal fiume Gila, in Arizona, nel sud ovest degli Usa. La sua lunghezza media è di circa mezzo metro ed è diffuso anche in America Latina. Passa buona parte ella sua vita sotto terra o nascosto sotto le rocce. Si nutre soprattutto di piccoli mammiferi, ma può cibarsi anche di uova di uccelli o rettili.
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