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“Il 90% del petto di pollo Lidl affetto da white striping”: cos’è e perché è un rischio per la salute

Pubblicato: 24/02/2024 12:38

La carne di pollo proveniente dagli allevamenti intensivi presentano un’anomalia che prende il nome di “white striping” ed è riconducibile alla mancanza di tutela del benessere degli animali, reclusi in gabbie sovraffollate e sottoposti a rapido accrescimento e a forte stress. A sollevare la questione un’inchiesta di Essere Animali, da cui è emerso che il 90% dei petti di pollo venduti nei supermercati Lidl sparsi sul territorio italiano si caratterizza per la presenza delle tipiche strisce bianche di grasso, che – secondo quanto evidenziato dall’associazione – prendono il posto delle fibre muscolari morte per la mancanza di ossigeno e nutrienti.
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In un’indagine condotta su 38 punti vendita da Torino a Bari, la fondazione ha analizzato 603 confezioni di petto di pollo da allevamento a marchio Lidl e nel 90% dei prodotti analizzati ha trovato tracce elevate di white striping (o strisce bianche). In 9 confezioni su dieci è stata trovata traccia dell’infiammazione dei muscoli dovuta a una rapida crescita da allevamenti intensivi: qui, infatti, i polli destinati alla produzione di carne crescono con ritmi velocissimi e vengono macellati a circa 42 giorni di età. Un lasso di tempo molto inferiore rispetto alla crescita di animali allevati in contesti non intensivi e sovraffollati.
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La risposta della Lidl a Fanpage

La Lidl Italia contattata da Fanpage, ha rilasciato una nota stampa in merito al report della fondazione. “La presenza di striature bianche nei petti di pollo (“white striping”) comunemente disponibili in commercio, come riportato dai fornitori di Lidl e confermato dall’associazione di categoria dei produttori di carni (UNAItalia), non comporta alcun rischio per la salute del consumatore, può essere solo in parte riconducibile al tipo di allevamento e viene rilevata con frequenza trascurabile.  Lidl Italia ribadisce il suo continuo e immutato impegno nello sviluppo di migliori standard di benessere animale. Un impegno concreto, intrapreso ben prima delle campagne avviate da Essere Animali, che si traduce, per esempio, nell’adozione, in collaborazione con i propri fornitori, di azioni concrete per migliorare le pratiche di allevamento e offrire quindi un assortimento sempre più responsabile. La carne fresca di pollo non elaborata venduta nei punti vendita dell’Insegna, ad esempio, proviene da fornitori che garantiscono allevamenti controllati e certificati, in cui si fa uso di luce naturale e di arricchimenti ambientali”.

Cos’è il white striping

Il fenomeno preoccupante del White striping esiste dal lontano 2013, quando per la prima volta fu studiato dai ricercatori e fu scoperta la causa. Si tratta di strisce di grasso letteralmente ecco perché sono di colore bianco. Si riscontra soprattutto nei polli maschi adulti che hanno subito un processo di crescita forzato e sono stati allevati in allevamenti intensivi. Dunque si tratta, pur sempre di carne di petto di pollo, ma con grossi accumuli di grasso.

Secondo gli esperti, le strisce bianche sul petto di pollo non sono pericolose per la salute. Non è considerata una sostanza nociva per l’uomo, ma può essere tranquillamente consumata senza rischi e senza preoccupazioni. Il petto di pollo caratterizzato da “White striping” è commestibile dunque e non fa male, può essere tranquillamente comprato e mangiato nei più svariati modi.

Il comunicato della Lidl

“In riferimento alle accuse infondate e ingiustificate mosse dall’associazione animalista “Essere Animali” – fa sapere Lidl Italia in una nota – l’azienda prende nettamente le distanze dalla diffusione in tono allarmistico di tali notizie, non veritiere e mirate esclusivamente a ottenere visibilità mediatica a discapito della corretta informazione al consumatore. La presenza di striature bianche nei petti di pollo (“white striping”) comunemente disponibili in commercio, come riportato dai fornitori di Lidl e confermato dall’associazione di categoria dei produttori di carni (UNAItalia), non comporta alcun rischio per la salute del consumatore, può essere solo in parte riconducibile al tipo di allevamento e viene rilevata con frequenza trascurabile. Nel prodotto selezionato per Lidl, infatti, così come confermato dai fornitori della Catena, le striature bianche sono riscontrabili in una percentuale inferiore al 5. Lidl Italia ribadisce il suo continuo e immutato impegno nello sviluppo di migliori standard di benessere animale. Un impegno concreto, intrapreso ben prima delle campagne avviate da Essere Animali, che si traduce, per esempio, nell’adozione, in collaborazione con i propri fornitori, di azioni concrete per migliorare le pratiche di allevamento e offrire quindi un assortimento sempre più responsabile. La carne fresca di pollo non elaborata venduta nei punti vendita dell’Insegna, ad esempio, proviene da fornitori che garantiscono allevamenti controllati e certificati, in cui si fa uso di luce naturale e di arricchimenti ambientali. Infine, l’Azienda prende atto che l’Associazione Essere Animali, da oltre un anno, si preoccupa di sollecitare esclusivamente Lidl Italia, come unica Insegna del panorama GDO nazionale, ad aderire agli standard di benessere animale dell’ECC (European Chicken Commitment) attraverso continue e ripetute campagne diffamatorie. Lidl Italia, pertanto, si riserva di tutelarsi a fronte di tali condotte nelle sedi opportune”.
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Ultimo Aggiornamento: 25/02/2024 10:35