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Ciccio e Tore, 18 anni dopo la rabbia della famiglia: “Non è stata fatta giustizia”

Pubblicato: 25/02/2024 12:08

Diciotto anni fa la scomparsa dei fratellini Ciccio e Tore, come erano stati chiamati dai media, a Gravina di Puglia. L’amarezza della sorella, Filomena al Corriere del Mezzogiorno. «La riapertura delle indagini nel 2012 per noi fu una grande notizia, ma un anno dopo arrivò l’archiviazione perché, secondo i giudici, gli indizi prodotti non erano sufficienti. Adesso però siamo in possesso di prove scottanti che portano alla verità, siamo pronti a portarle in Procura e ci auguriamo che finalmente giustizia sia fatta».
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Ciccio e Tore 18 anni dopo, le dichiarazioni della sorella

Filomena, sorella di Francesco e Salvatore Pappalardi, racconta l’amarezza dell’archiviazione. I due fratellini di Gravina di Puglia, nell’Alta Murgia Barese, scomparvero nel nulla la sera del 5 giugno 2006, quando avevano 13 e 11 anni. I due furono ritrovati senza vita il 25 febbraio 2008 nella cisterna di un rudere abbandonato nel centro del paese, noto come la “casa delle 100 stanze”.

Filomena Pappalardi, oggi 34enne, racconta che insieme alla madre, Rosa Carlucci, ritiene di avere gli elementi per poter tornare a indagare su quella sera. “Cosa è successo veramente, perché Ciccio e Tore erano lì, e con chi? Sono stati spinti in quella cisterna? E se erano in compagnia, perché nessuno ha chiamato i soccorsi, lasciando i due fratellini a un tragico destino? A queste domande Rosa e Filomena, assistite dall’avvocato Giovanni Ladisi e dal consulente Rocco Silletti, credono di avere finalmente trovato delle risposte. E la settimana prossima dovrebbero presentarsi in Procura a Bari per chiedere formalmente la riapertura delle indagini”.

“Ci sono persone che sanno cosa è successo e hanno taciuto”

Così Filomena al Corriere. “Ci sono persone che sanno perfettamente cosa è successo, ma hanno taciuto per anni. Voglio che venga fatta giustizia per i miei fratelli”. Le indagini condotte all’epoca, si indirizzarono subito sulla figura del padre dei ragazzi, Filippo Pappalardi, indagato e poi arrestato e infine definitivamente scagionato da ogni accusa una volta accertata la sua totale estraneità ai fatti. Oltre all’unico indiziato, però, non furono mai seguite altre piste d’indagine.

Ultimo Aggiornamento: 25/02/2024 12:43