
Che lo smog abbia effetti negativi soprattutto sulla salute dei bambini è cosa nota da tempo. Ora però arriva la raccomandazione della Società italiana di pediatria (Sip) che, alla luce della letteratura scientifica ad oggi disponibile, spiega in modo approfondito come difendere i più piccoli.
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“Se vero che la soluzione del problema è demandata principalmente a programmi di salute pubblica decisi e guidati dalle istituzioni, è altrettanto importante ricordare come ciascuno di noi possa fare la differenza adottando comportamenti virtuosi per aiutare a ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la salute di tutti”, spiega la presidente della Sip, Annamaria Staiano.
Inoltre, come rileva la Commissione Ambiente della Sip, ampie evidenze scientifiche confermano l’esistenza di una forte associazione tra inquinamento atmosferico, prodotto principalmente dal traffico delle auto, e problemi di salute respiratoria nei bambini. Gli effetti negativi sulla loro salute, avvertono gli esperti, possono essere nefasti anche dopo una esposizione di breve durata ad elevate concentrazioni di inquinanti. Ma non solo, perché anche l’esposizione della donna in gravidanza a inquinanti da traffico veicolare, come il particolato e gli ossidi di azoto, è associata ad un aumentato rischio di sviluppare asma nei bambini.

I consigli per difendere i bambini dallo smog
Malattie respiratorie, come attacchi acuti di asma e infezioni a carico delle vie aeree come otiti, polmoniti e bronchioliti, che ovviamente colpiscono di più bambini residenti in aree urbane molto popolate. Inoltre, l’esposizione al Pm2.5 in epoca prenatale è stata associata a basso peso, prematurità e seppur in misura minore ad anomalie congenite come cardiopatie.
E allora cosa fare? “In particolare, bisogna fare attenzione ai cosiddetti ‘primi mille giorni’, l’arco di tempo che va dal concepimento fino ai primi due anni di vita, che è un periodo particolarmente importante nella vita di una persona perché ciò che accade in questo lasso di tempo ha degli effetti, anche a lungo termine, sulla salute di quell’individuo. – spiega Rino Agostiniani, consigliere nazionale Sip – Ci sono diversi studi importanti che ci hanno mostrato come anche gli inquinanti ambientali possano esercitare un ruolo da questo punto di vista e lasciare un’impronta determinante per tutto il resto della vita di un individuo”. Le altre indicazioni della Sip sono: transitare poco in zone trafficate; muoversi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici; moderare la velocità alla guida e spegnere il motore da fermi.
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