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Dopo la Sardegna, l’Abruzzo: perché Schlein e Conte ora ci credono

Pubblicato: 28/02/2024 12:40

Dalla sveglia al governo alla spallata il passo può essere breve. Per questo la campagna d’Abruzzo, dopo il brindisi in Sardegna, sta mobilitando in queste ore tutto il centrosinistra che si riscopre unito come mai prima. La data è segnata: il 10 marzo si vota e fino a quel giorno la scia delle elezioni sarde contrassegnerà, su direzioni opposte, mosse e scelte delle forze dell’esecutivo attuale e dell’opposizione. L’Abruzzo al centro della Penisola, e non solo geograficamente. Alla faccia del “test locale senza conseguenze sul governo”, come qualche commentatore di area ieri derubricava acidamente il successo elettorale di Alessandra Todde sul meloniano Paolo Truzzu.

Questo risultato sembra ricalcare le ultime regionali in Emilia-Romagna nel 2020, quando la Lega (uscita con il 34% dalle elezioni europee) candidò Lucia Borgonzoni e perse malamente contro Stefano Bonaccini (Pd) che chiedeva la riconferma. Poco dopo la Lega uscì dal Governo. Una riconferma la chiede in Abruzzo anche il presidente uscente Marco Marsilio di Fratelli d’Italia, fedelissimo della presidente del Consiglio, sostenuto (finora senza polemiche) da tutto il centrodestra unito. Un’unità che stavolta può sbandierare il fronte opposto. Schlein e Conte ci credono: dopo la vittoria di Todde può arrivare quella di Luciano D’Amico e azzardano a prevedere che il vento della Sardegna arrivi fino a Pescara. “Il centrodestra si può battere”, ripetono i due – e non solo loro – da ore. Con un non detto che emergerà pian piano in questi giorni. L’obiettivo è chiaro: vincere in Abruzzo per far esplodere il centrodestra proprio in vista del voto per l’Europa; passare poi all’incasso con un successo del “fronte Ursula” popolare e socialista contro la destra sovranista, per arrivare alla caduta del governo Meloni per manifesta incapacità politica. Da lì a intravedere le elezioni in Italia a settembre sarebbe facile facile.

Elly Schlein e Giuseppe Conte durante un evento organizzato dalla Cgil con i leader politici, Roma 01 Luglio 2022. Deputy President of Emilia Romagna region Elly Schlein, Leader of 5-Star Movement Giuseppe Conte and General Secretary of the Democratic Party (PD) Enrico Letta during a CGIL (Trade Union) ‘Il Lavoro interroga’ event, on July 01, 2022 in Rome, Italy.

Ma quali sono i punti di forza di questo piano Schlein-Conte e alleati tutti che ha come passo obbligato quello del voto del 10 marzo in Abruzzo? E perché il fronte guidato da Meloni e alleati inizia a mostrarsi molto nervoso? Marsilio troverà come unico contendente Luciano D’Amico, abruzzese “doc” indipendente di sinistra sostenuto non solo dall’asse Pd-M5S ma anche dai centristi di Azione, Italia Viva, +Europa e Alleanza Verdi e Sinistra, +Europa (oltre a varie formazioni civiche). Praticamente tutte le opposizioni in un inedito campo più largo che mai. Detto che la vittoria in Sardegna con il Pd nettamente sopra il M5S mette a tacere le (perpetue) tensioni interne tra i dem, riemerse dopo il voto contrario sul terzo mandato che aveva scatenato contrasti e distinguo. Ora la Schlein torna a porsi come sfidante della Meloni, aggiungendo che a differenza dell’isola stavolta non ci sarà un Soru a complicare il percorso. Per tutto questo le agende di Giuseppe Conte ed Elly Schlein sono già piene di appuntamenti in lungo e in largo per tutto l’Abruzzo. Si volta fronte e subito balza agli occhi che per il centrodestra (“Siamo uniti come prima”, si affannano a ripetere dopo la Sardegna) perdere l’Abruzzo sarebbe una mezza Caporetto, con prevedibili conseguenze sulla tenuta del governo. FdI, Lega e FI evidenziano i loro punti di forza: la Sardegna ha una storia politica a sé, “il governatore uscente Solinas ha comnmesso qualche errore e abbiamo scelto il candidato all’ultimo momento, dopo qualche polemica”.

Va rilevato che intanto per l’Abruzzo non è consentito il voto disgiunto, previsto invece in Sardegna e che tanti guai sembrerebbe aver portato al candidato perdente Truzzu. Inoltre Marsilio nel 2019 fu il primo presidente di Regione di Fratelli d’Italia, eletto con il 48% dei consensi. Per questo ieri il fedelissimo di Giorgia Meloni si diceva sereno, escludendo “che la sconfitta in Sardegna possa generare un effetto domino negativo per la coalizione”. Ricapitolando: far ruzzolare il centrodestra in una roccaforte meloniana, e con le Europee alle porte, potrebbe far implodere il governo l’estate prossima. Perché dalle urne sarde è emerso che lo strapotere che Fratelli d’Italia riteneva di poter replicare urbi et orbi – grazie all’effetto magia della propria leader – con l’isola riempita da manifesti della premier e non di quelli del candidato, non ha funzionato. Tanto che un risultato considerato “sicuro” si è trasformato in debacle facendo riemergere il conflitto latente Meloni–Salvini, dopo che quest’ultimo aveva dovuto sacrificare Solinas, sostenuto dalla sua Lega, per Truzzu.

Scenari tutti da verificare e con sviluppi imprevedibili, insomma. Ma intanto sarà determinante vedere come gli abruzzesi giudicano oggi il lavoro del governatore Marsilio, tenendo presente che l’esperienza sarda non è replicabile sic et sepliciter in ogni altra regione peninsulare. Insomma, Marsilio non è Solinas defenestrato a poche settimane dal voto, ma è altrattanto chiaro che Meloni. Salvini e Tajani fino al 10 marzo dovranno muoversi con molta cautela. E non solo nei comizi in Abruzzo. Per quanto possa essere indicativo oggi, e con tutte le cautele del caso, un recente sondaggio Winpoll ha pesato Marsilio e il centrodestra avanti con un 50,4% delle preferenze, contro il 49,6% di D’Amico con il campo molto largo. Rilevando anche un bacino di indecisi (e di chi dice che non voterà) al 34%. Dopo la scarsissima afflunza registrata in Sardegna (uno su due aventi diritto non è andato a votare) andare a pescare consensi proprio tra gli indecisi potrebbe fare la differenza. Si voterà dalle ore 7 alle 23 e lo spoglio stavolta inizierà subito dopo la chiusura dei seggi. Sarà una notte lunga.

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Ultimo Aggiornamento: 28/02/2024 15:27

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