
Un discorso dai toni più che decisi, quello di Putin alla nazione. Il primo che ha visto il leader russo rivolgersi direttamente al popolo russo dopo il caso Navalny e le accuse della comunità internazionale. Proprio alla comunitò internazionale lo zar si è rivolto mostrando per l’ennesima volta i muscoli, richiamando i cittadini alla coesione e invitandoli a guardare al nemico al di fuori dei confini. Avvertendo: se le truppe Nato interferiranno nella guerra in Ucraina, le conseguenze potrebbero essere drammatiche. “Hanno cominciato a parlare della possibilità di inviare contingenti militari della Nato in Ucraina, ma ricordiamo il destino di coloro che una volta inviavano truppe nel territorio del nostro Paese. Ma ora le conseguenze per i potenziali interventisti saranno molto più tragiche. Tutto quello che l’Occidente sta escogitando porta veramente alla minaccia di un conflitto con armi nucleari e quindi all’annientamento della civiltà”.

“Anche noi abbiamo armi capaci di raggiungere i vostri territori” ha poi aggiunto Putin, minacciando in maniera aperta l’Occidente. “Hanno tentato in passato di combattere la Russia, ma ora le conseguenze saranno pessime”.
E ancora: “La Russia non ha iniziato questa guerra, ma faremo di tutto per sradicare il nazismo, per proteggere la sovranità dei nostri cittadini. L’operazione militare speciale che la Russia sta conducendo in Ucraina da due anni è una lotta giusta per la sicurezza e la sovranità. Non permetteremo a nessuno di interferire nei nostri affari interni. Tra l’altro, la maggioranza assoluta dei russi sostiene l’operazione militare speciale e i combattenti sanno che l’intero Paese è con loro. L’Occidente voleva fare con la Russia lo stesso che ha fatto con l’Ucraina, per portare discordia e indebolirla dall’interno, ma ha sbagliato i calcoli”.
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