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Sara Buratin uccisa con la ‘trappola del motorino’ dal compagno Alberto Pittarello

Pubblicato: 29/02/2024 08:24
Sara Buratin trappola motorino

Iniziano ad emergere nuovi agghiaccianti particolari sul femminicidio di Sara Buratin, avvenuto a Bovolenta in provincia di Padova mercoledì 28 febbraio. Sembra infatti che il compagno Alberto Pittarello avesse premeditato il delitto utilizzando quella che è stata definita la “trappola del motorino”.
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Da quanto emerge i due, dopo tanti anni passati insieme, si erano separati da circa 15 giorni e Sara si era trasferita a casa della madre, portando con lei anche la figlia di 15 anni che fortunatamente al momento dell’omicidio era a scuola. Alberto avrebbe premeditato tutto. Si era preso un giorno di permesso dal lavoro di caldaista che svolgeva.

Sara Buratin ingannata con la trappola del motorino

Poi ha chiamato Sara Buratin per avvertirla che aveva trovato un motorino per la figlia e chiederle di poterglielo mostrare nel giardino di casa della madre di lei. Lei però non ha capito che si trattava di una trappola ed ha accettato. Ma, nel momento in cui è uscita dall’abitazione, non ha trovato alcun motorino, ma soltanto Alberto Pittarello che, armato di coltello, l’ha colpita una ventina di volte alle spalle, fuggendo poi via e lasciandola in una pozza di sangue.

Il corpo di Sara Buratin è stato ritrovato poco dopo dalla madre che nel frattempo aveva fatto ritorno a casa. La donna ha accusato un malore. Alberto intanto è salito sul suo furgone percorrendo tre o quattro chilometri fino a giungere nella frazione di Ca’ Molin. Qui si sarebbe gettato nel fiume insieme all’automezzo. Sono ancora in corso le ricerche del suo corpo.
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Ultimo Aggiornamento: 29/02/2024 08:33