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Sara Buratin, trovati il furgone e il cellulare del marito. Ipotesi omicidio premeditato

Pubblicato: 28/02/2024 07:59
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Uccisa con venti coltellate alla schiena. Così è morta Sara Buratin, 41 anni, assistente alla poltrona in uno studio dentistico nel paese di Bovolenta, provincia di Padova. Il suo corpo è stato trovato riverso a terra in un capanno degli attrezzi all’esterno dell’abitazione della madre, che al momento dell’aggressione era in casa ma non si era accorta di nulla. A colpirla, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato il marito Alberto Pittarello, 39 anni, ricercato dalle forze dell’ordine. L’uomo lavorava come caldaista dipendente di una ditta della zona. Il suo furgone è stato trovato vicino al fiume Bacchiglione, così come il cellulare, ma il maltempo ha impedito ai sommozzatori di effettuare ricerche nella zona. Non si esclude nessuna possibilità: potrebbe essersi gettato in acqua per togliersi la vita o aver simulato la propria morte per poi darsi alla fuga.
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I due si erano conosciuti poco più che ventenni, ma a quanto pare si stavano lasciando. Sara da diversi giorni aveva iniziato a dormire a casa della madre, vedova, con frequenza sempre più costante. La donna abita a pochi chilometri dalla casa in cui lei viveva con Alberto e la figlia. Un vicino ha raccontato in queste ore di una lite tra Alberto e la moglie nei giorni scorsi proprio nell’abitazione della madre di lei, dove poi è stato commesso l’orribile omicidio.

Il furgone di Alberto è stato visto attorno alla casa della mamma di Sara intorno alle 10.05. Si sarebbe poi allontanato verso le 10.40 e proprio in quel lasso di tempo, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe avvenuto il delitto. La madre di Sara, Maria, non si era accorta di nulla: quando ha iniziato a chiamare Sara e non l’ha sentita rispondere, è entrata nel capanno degli attrezzi e l’ha trovata riversa a terra, già senza vita. L’arma usata per l’omicidio è stata trovata poco lontano dal cadavere: è un coltello da escursionisti con una lama da 15 centimetri. Alberto è un grande appassionato di escursioni in montagna. Sara non aveva mai denunciato Alberto per atteggiamenti violenti, ma i militari hanno sequestrato il cellulare della donna alla ricerca di indizi.

Al momento l’idea è che si sia trattato di un omicido premeditato, da molti giorni. L’uomo si era preso una giornata libera dal lavoro e aveva preso un appuntamento con la compagna con una scusa, parlare del motorino da regalare alla figlia quindicenne dei due.

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Ultimo Aggiornamento: 29/02/2024 08:26