Una tragedia famigliare si è consumata a San Felice a Ema, frazione nel comune di Firenze, dove sono stati trovati senza vita Margarida Alcione, Matteo Racheli e l’undicenne Elio. La causa del decesso sarebbe stata l’esalazione di monossido di carbonio, mentre la loro figlia di sei anni, sopravvissuta, è stata trasportata in gravi condizioni all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove i medici la stanno sottoponendo a trattamenti intensivi.
La scoperta dei vigili del fuoco e la possibile causa della tragedia
L’allarme è scattato quando la mamma di Elio, Claudia, ha notato che il figlio non rispondeva al telefono e, dopo aver scoperto che non era a scuola, ha cercato invano di contattare l’ex marito. Preoccupata, ha dato l’allarme, ma al suo arrivo la tragedia era già consumata. Le indagini condotte dai vigili del fuoco, diretti dalla procura di Firenze, si concentrano ora sullo stato di manutenzione della caldaia e delle stufe a pellet presenti nella casa. Non sarebbe stata effettuata la regolare revisione della caldaia, e manca la relativa documentazione, il che potrebbe aver contribuito al rilascio letale di monossido di carbonio.
Le parole di Claudia, madre distrutta dal dolore
Claudia ha raccontato di aver parlato con suo figlio la sera prima della tragedia, quando Elio si era lamentato di un forte mal di testa, un segnale che, purtroppo, si è rivelato un primo sintomo delle esalazioni di gas. “Non potevo immaginare che fosse così grave”, ha affermato, visibilmente scossa. Dopo aver dato l’allarme, si è trovata ad affrontare una perdita che nessuna madre dovrebbe mai subire. “Non si può vivere così, non voglio vivere così”, ha dichiarato, mentre rifletteva sulla possibilità di adottare la piccola sopravvissuta, ormai orfana.
Le condizioni della bambina e le indagini in corso
Le condizioni della bambina, che è stata trasportata in terapia intensiva, sono ancora gravi, ma al momento sono stabili. È tornata nella camera iperbarica dell’ospedale di Careggi, dove sta ricevendo un trattamento di ossigenoterapia. I medici non si sbilanciano sulla prognosi, ma gli aggiornamenti parlano di una situazione ancora delicata. Nel frattempo, alcuni parenti del padre della bambina sono arrivati in ospedale per stargli vicino.
Le indagini proseguono sotto la supervisione della Procura di Firenze. Gli esperti stanno cercando di determinare con certezza se la caldaia malfunzionante abbia contribuito all’incidente, considerando la mancata manutenzione e la presenza di altre fonti di riscaldamento non regolarmente controllate. Entro breve, la PM Silvia Zannini disporrà l’autopsia sui corpi delle vittime per confermare definitivamente le cause del decesso.