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Chiara Ferragni a CTCF, il Tar dà l’ok. Il Codacons: “Vedremo”

Pubblicato: 01/03/2024 13:21

Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta del Codacons di impedire a Chiara Ferragni di essere intervistata da Fabio Fazio nel prossimo episodio del 3 marzo di “Che Tempo Che Fa”. La decisione segue la contestazione dell’associazione dei consumatori, che aveva sollecitato l’Agcom ad intervenire sulla programmata intervista, invocando il rispetto delle norme sul pluralismo informativo e suggerendo l’annuncio di un video esplicativo sulla vicenda di Ferragni durante la trasmissione.
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Il presidente di sezione del Tar ha motivato il rifiuto della richiesta cautelare, evidenziando che il presunto pregiudizio avanzato dal Codacons era basato su supposizioni relative a comportamenti futuri e non prevedibili, e che l’imposizione di regole di condotta specifiche per la trasmissione sarebbe stata fuori dalla giurisdizione del giudice amministrativo, interessando la libertà di espressione e la tutela della riservatezza.

Ricorso al prossimo 13 marzo

Il Tar ha inoltre precisato che eventuali violazioni delle regole sull’informazione televisiva potranno essere valutate dall’Agcom per l’adozione di misure repressive o sanzionatorie adeguate. La decisione ha portato al rifiuto dell’istanza cautelare urgente e alla programmazione di una sessione collegiale per discutere il ricorso il prossimo 13 marzo.

Il Codacons ha espresso preoccupazione per il fatto che, in assenza di un contraddittorio, Ferragni potrebbe esprimersi liberamente nell’intervista, potenzialmente minimizzando le accuse rivolte alle sue società relative a varie controversie commerciali, come descritto in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. L’associazione teme che questo possa ingannare il pubblico, con la complicità di Fazio, ritenuto incline a evitare domande scomode ai suoi ospiti. In conclusione, il Codacons rimane in attesa degli sviluppi dell’intervista del 3 marzo, pronta a sollecitare l’intervento dell’Agcom in caso di violazioni, affidandosi al Tar per la decisione su eventuali sanzioni.

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Ultimo Aggiornamento: 01/03/2024 13:57

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