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Formaggio Castelmagno ritirato dal commercio: si allarga l’allerta per rischio Escherichia coli

Pubblicato: 04/03/2024 18:22

Il Ministero della Salute ha emesso un nuovo avviso di richiamo per altri due lotti di formaggio Castelmagno DOP, marchiati Beppino Occelli e Terre d’Italia di Carrefour. La ragione del richiamo è ancora una volta la presenza di Escherichia coli produttore di tossina Shiga. Ma sembra essercene anche un terzo. L’ultimo avviso in ordine di tempo, datato primo marzo, riguarda due lotti di Castelmagno DOP “Prodotto della Montagna” venduti a marchio Tino Paiolo-La Bruna.

I lotti del formaggio interessati dal ritiro dal commercio sono quelli con numeri 23147011 e 23154011 e date di scadenza  15/03/2024 e 18/03/2024. Il formaggio Castelmagno DOP interessato dall’avviso di richiamo è venduto in forme intere da 2 chilogrammi prodotte dall’azienda Società Agricola La Bruna di Fiandino Davide & C.  nello stabilimento di Monterosso Grana, in provincia di Cuneo. Come sempre si consiglia di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita.
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I due richiami precedenti

Nei giorni scorsi l’allerta si era già estesa e il Ministero della Salute aveva pubblicato il richiamo ad opera del produttore di altri due lotti di formaggio Castelmagno DOP sempre con i marchi Beppino Occelli e Terre d’Italia di Carrefour, prodotto in entrambi i casi dall’azienda Società Agricola La Bruna di Fiandino Davide & C. con i numeri di lotto identici ai nuovi richiami e le date di scadenza dal 02/03/2024 all”11/05/2024 (12/05/2024, solo per il formaggio a marchio Beppino Occelli). Anche in questo caso  il motivo del richiamo è stata la possibile presenza di Escherichia coli produttore di tossina Shiga (STEC).

I sintomi dell’escherichia coli 

L’escherichia coli è un batterio che può causare una serie di malattie intestinali e, in alcuni casi, anche infezioni extra-intestinali. Le infezioni possono essere contratte attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati e possono essere particolarmente pericolose per bambini piccoli e anziani, che potrebbero sviluppare forme di insufficienza renale potenzialmente mortali. Per contrastare il rischio di infezione, è consigliabile cuocere i cibi a una temperatura sufficientemente alta per neutralizzare il batterio.

I sintomi più comuni di un’infezione da Escherichia coli includono diarrea, crampi addominali, nausea e vomito. Non esiste alcun farmaco specifico per proteggersi dall’infezione da Escherichia coli, quindi è essenziale concentrarsi sulla prevenzione.
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