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I droni ucraini colpiscono la nave russa Sergey Kotov. Durissimo colpo

Pubblicato: 05/03/2024 09:50

All’inizio del 2021, la cerimonia di varo della corvetta russa “Sergey Kotov” fu segnata da dichiarazioni grandiose. Con la nave proclamata come il gioiello delle corvette russe sul Mar Nero, il vice comandante in capo della Marina, Alexander Vitko, esprimeva fiducia nel destino vincente della nave. Varata ufficialmente nel luglio 2022, era celebrata per il suo design innovativo e la capacità di evasione radar, descritta dal canale Rossiya 1 come la pattuglia più moderna e invisibile ai nemici.

Dotata di un equipaggio di 60 persone e progettata per operare autonomamente per almeno due mesi, la “Sergey Kotov” vantava un arsenale di armi radiotecniche, idroacustiche, contromisure elettroniche alla electronic warfare, oltre a una piattaforma per elicotteri. Tuttavia, questa mattina, la nave ha subito un attacco devastante da parte dei droni marittimi ucraini Magura V5, segnando molto probabilmente la fine della sua esistenza come nave da guerra. L’incidente ha portato alla chiusura del ponte di Crimea al traffico per l’intera notte.

L’intelligence ucraina conferma la distruzione o il danneggiamento irreparabile della corvetta, con un’operazione condotta dall’unità speciale del GSD “Gruppo 13”. Questa notizia, inizialmente diffusa da canali Telegram associati all’ultranazionalismo russo, sottolinea l’importanza militare della nave, attaccata con missili, droni e imbarcazioni senza pilota, risultando in almeno cinque esplosioni potenti vicino a Kerch. Nonostante le discordanti versioni sul destino dell’equipaggio e l’assenza di conferme indipendenti su eventuali vittime, la “Sergey Kotov” rappresentava una componente cruciale della flotta, armata con un vasto assortimento di sistemi missilistici e capacità di basare elicotteri.

Questo evento segna l’ennesima perdita significativa per la flotta russa sul Mar Nero, con almeno 15 navi precedentemente messe fuori uso dalle forze armate ucraine, inclusa l’ammiraglia “Moskva”. Rimangono altre quattro navi pattuglia, tutte basate sullo stesso progetto, sollevando interrogativi sul loro futuro in un contesto di crescenti tensioni e sfide militari nella regione.

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Ultimo Aggiornamento: 05/03/2024 09:51

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