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Passa al mercato libero e la bolletta schizza a 262mila euro: “Non accettano l’autolettura”

Pubblicato: 06/03/2024 21:00

“Surreale”. Così un commerciante di Venezia, un gioielliere titolare di un piccolo negozio di 15 metri quadri in piazza San Marco, ha definito la bolletta della luce ricevuta nei giorni scorsi, con un conto totale che supera i 260 mila euro, con un consumo attribuitogli di oltre un milione di kilowattora.

Il commerciante è passato dai circa 700 euro a bimestre del precedente operatore a mercato tutelato sino a ritrovarsi in mano una bolletta che ora non ha alcuna intenzione di pagare anche perché, a suo dire, non corrisponde affatto al consumo reale.
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Il racconto del gioielliere

Secondo il racconto del titolare, tutto è iniziato la scorsa estate, con il passaggio al mercato libero e il cambio di utenza della luce: “Come azienda sono stato assegnato al gruppo Hera senza però sottoscrivere un contratto fin dai primi mesi” ha spiegato Tiozzo, che precedentemente aveva un contratto per la fornitura con Enel, con la quale pagava circa 350 euro al mese.

Con la nuova utenza però subito qualcosa è cambiato, tanto che fin dalle prime bollette si è visto passare a conti da circa 600 euro al mese. “Un’eresia rispetto al passato che però inquadravo nei rincari subiti dalle varie spese. Poco dopo ho preso contatti con il gruppo e chiesto spiegazioni”.

“Nonostante io mandassi regolarmente l’autolettura – ha poi spiegato l’uomo – le cifre folli in bolletta venivano giustificate da ‘consumi stimati’ di fatto non corrispondenti a realtà”. Nulla però lasciava presagire quanto accaduto. L’enorme sorpresa è arrivata però nei giorni scorsi quando al negozio è arrivata una bolletta mai vista da ben 262.348 mila euro.

Il gioielliere, che non ha l’addebito in conto, ora non ha intenzione di pagare e anzi chiede indietro parte dei soldi delle precedenti bollette sostenendo che non sono legate ai consumi reali. Secondo il commerciante, infatti, il negozio di appena quindici metri quadrati non ha particolari consumi di corrente ma l’azienda di fornitura elettrica non avrebbe mai accettato la sua autolettura del contatore.
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