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Il regime soffuso retrostante: c’è un “grumo di potere” che controlla la politica

Pubblicato: 11/03/2024 11:07
Il regime soffuso retrostante: c'è un "grumo di potere" che controlla la politica

Renzi alla Leopolda lo ha detto chiaro, per chi ha orecchie per intendere. C’è un forte, diffuso, se volete impalpabile, gruppo di potere che sta dietro, intorno, accanto alla politica. È lo stesso del caso Consip, dice Renzi: è lo stesso da tangentopoli, diciamo noi. Magari non sarà lo stesso dalla P2 per ragioni anagrafiche, ma ha ruoli, incarichi nel Deep State delle partecipate di Stato, negli apparati di intelligence pro domo loro, più furbizia che intelligenza.

C’è un grumo di potere che tiene sotto scacco la politica e la democrazia, un sistema rodato che usa le istituzioni per gestire nomine ed incarichi autoriproduttivi. Usano dossier, sputtanamenti, informazioni riservate sui media, per togliere di mezzo chi è fuori da questo sistema e che non si allinea. Lo scandalo dell’antimafia sembra che indigna tutti, ma finirà a tarallucci e vino, già FdI e FI si smarcano, nonostante Crosetto, Nordio ormai eterodiretto, su una commissione d’inchiesta. Forse non sono così liberi, così underdog, così fuori dall’influenza con il sistema.

Italia come Sputtanopoli: i burattinai tirano i fili

Ormai l’Italia è una Sputtanopoli, con commistioni tra i poteri istituzionali e civili, vedi i media, in cui chi si oppone viene fatto fuori e marginalizzato, magari dal 40 al 3% in un fiat. L’unico del centrodestra che insiste, in quanto pure lui sotto scopa, è Salvini, ma l’altro Matteo è fuori da tutto: gli altri, a macchia di leopardo meno. Sono al potere per grazia ricevuta, ma devono rispondere ai burattinai che tirano i fili. C’è ancora democrazia in Italia? Ma forse questo alle persone, agli italiani, distratti e confusi, non importa più.