
Dopo la notizia delle perquisizioni in Casa Milan da parte della Guardia di finanza, cosa succede ai rossoneri. Grave anche la messa in stato d’accusa dei vertici presenti e passati, Gazidis e Furlani. Sebbene l’attuale presidente del Milan, Paolo Scaroni, non sia coinvolto, la squadra rischia grosso. Ecco cosa può accadere.
Leggi anche: Perquisita la sede del Milan, il club risponde: “Società estranea”

Le violazioni sportive
L’ipotesi di reato seguita dagli inquirenti è quella che il fondo Elliott di Paul Singer sia ancora proprietario della società. Da un punto di vista formale, infatti, era circolata nel 2022 l’acquisizione da parte di un altro fondo statunitense. Il RedBird di Gerry Cardinale. Sembra che questa transizione sia fasulla. L’inchiesta era stata avviata un anno fa e si era arrestata, ma ci sarebbero ora tre nuovi fonti documentali al vaglio degli inquirenti.
In attesa di capire in che modo la società potrà rispondere in sede civile e penale, sono invece molto chiare le violazioni sportive. Siamo sempre nel campo delle ipotesi perché l’impianto accusatorio andrà dimostrato.
Anzitutto, c’è da chiarire che Paolo Scaroni, attuale presidente del Milan, non è imputato perché il reato contestato è un cosiddetto “reato proprio”, commesso cioè da chi tecnicamente poteva operare in prima persona nel settore di riferimento. Questo non esclude eventuali altre responsabilità della presidenza, ma al momento si procede in questo senso.
Da un punto di vista della giustizia sportiva, dunque, il Milan rischia grosso. Se le ipotesi di indagine fossero confermate, il Milan avrebbe dunque aggirato le norme sulle comunicazioni obbligatorie alla Figc. E anche violato l’articolo 5 del regolamento Uefa: quello che nelle Coppe europee vieta a chi controlla già una squadra di poter avere influenza su altri club iscritti alle stesse competizioni.
La squadra rossonera si troverebbe così a essere controllata dal fondo Elliott, che controlla anche il Lille, anch’essa iscritta alla Champions League.
Le possibili conseguenze sportive
La squadra, a questo punto, rischia pesanti sanzioni in campo sportivo, che possono andare dalle multe milionarie fino all’esclusione dalle coppe europee, anche per più stagioni.
A ogni modo, la società si è dichiarata terza ed estranea alle vicende, con un comunicato diffuso ieri in serata.
“In merito alla perquisizione avvenuta in data odierna nella propria Sede, la società AC Milan risulta terza ed estranea al procedimento in corso che attiene all’acquisizione della stessa, perfezionata nell’agosto 2022. L’indagine, che coinvolge anche i legali rappresentanti con potere di firma, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis, attuale e precedente AD del Club, ipotizza non corrette comunicazioni alla competente autorità di vigilanza. La società sta prestando piena collaborazione all’autorità inquirente”.