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L’uomo in grigio: nell’approccio morbido di Tajani vive il segreto di un dopo-Berlusconi di successo

Pubblicato: 14/03/2024 10:41

Nessuno avrebbe scommesso qualcosa sulla tenuta di Forza Italia dopo la morte di Silvio Berlusconi. Certo c’è da fare un importante distinguo tecnico. Le elezioni regionali sono col proporzionale e con le preferenze. Qui è importante selezionare i portatori di voto locali, quelli che hanno consenso a prescindere da dove militano. Ed un contenitore centrista, moderato, senza pretese ideologiche, di questi tempi, per chi ha dei voti personali da valorizzare è l’ideale. Ma perché non da Calenda o da Renzi? Perché quelli sono fumantini, non le mandano a dire, sono accesi, sono dei centristi radicali, hanno un opinione su tutto. Vuoi mettere con un partito neutro, che non ha un opinione decisa su nulla, che a seconda delle situazioni si astiene al limite? Per coloro che devono riciclarsi e reimpiegarsi non ci vuole un partito dalle tinte forti, che poi il loro elettorato non capisce. Vuole un partito grigio, con un capoclasse grigio anch’esso, non uno scuro fumo di Londra, meglio un più morbido grigio perla. In tempi di incertezza uno come Tajani da sicurezza, sembra Quelo, il personaggio miche diceva tutto ed il suo contrario di Corrado Guzzanti.
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Antonio Tajani, dispensatore di serenità e flemma

Il mondo è pieno di guerre e di tensioni ed uno vuole serenità, un calmante, e Antonio Tajani te la da più del bromuro. Al contrario Salvini mette ansia, ogni due minuti ne inventa una e non gli si riesce a stare dietro. Mentre Tajani è perfetto, come fai a discutere con uno nato a Roma che tifa Juventus ma che dice il Grande Torino è entrato nella storia. Uno statista cresciuto nell’ombra, sempre laterale, stava in Europa dove nessuno dei big berlusconiani voleva andare. Uno eroe repubblicano nato monarchico. Cominciò con Montanelli e non turandosi il naso passò al Cavaliere, con una regola decisiva: il Capo ha sempre ragione. E sta continuando, ha solo furbamente cambiato Capo, e Lei lo protegge, lo fa crescere non nuocendone gli spazi, per ora è intenta a divorarsi l’altro, il sovranista. Lo ridurrà al di sotto della soglia di sopravvivenza personale, per poi aspettare che i nordisti lo facciano fuori, riportando la Lega al ruolo sindacale originario, che di nazionalisti Una basta e avanza. Tajani ha futuro? Molti portatori di voto lo hanno scelto, costoro non fanno niente per niente, presenteranno i conti. Berlusconi li pagava sempre i conti lui ci riuscirà? Finché i portatori di voto devono farsi votare con le preferenze è una cosa. Ma votare per il partito senza un tornaconto è diverso. Vedremo le liste alle europee, se saranno esclusive, come sin qui ha detto, o inclusive di altri soggetti. Poi però arriverà il tempo del maggioritario, il tempo in cui i duri entrano in campo. È lì che si misura la leadership. Quello era il tempo di Berlusconi, che prendeva valanghe di voti, sarà anche il tempo di Tajani?

Ultimo Aggiornamento: 14/03/2024 14:49