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Uccise la moglie in casa, Lino Pinto temeva vendetta della camorra sui figli. È morto d’infarto dopo il gesto

Pubblicato: 18/03/2024 19:19

Pochi giorni fa, Pasquale Pinto, ex guardia giurata 55enne, aveva ucciso la moglie Eva Kaminsha nella loro abitazione di San Giovanni a Teduccio, quartiere di Napoli. All’ingresso delle forze dell’ordine, Pinto però era stato trovato morto. Da qui, l’ipotesi che si sia ucciso dopo l’insano gesto. La realtà era però ben diversa.

Avrebbe avuto paura che la camorra si sarebbe vendicata di lui colpendo i suoi figli e così, quando non sarebbe riuscito a contattarli, avrebbe litigato con la moglie, accusandola di non averli protetti adeguatamente, e l’avrebbe uccisa, per poi morire di infarto poco dopo.
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La verità dietro il femminicidio di Eva Kaminsha

Sarebbe questo, secondo una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti, il retroscena dietro la tragedia di San Giovanni a Teduccio, Napoli Est, dove, agli inizi di febbraio, l’ex guardia giurata Pasquale Pinto ha ucciso Eva Kaminska, 48enne di origini polacche, ed è stato trovato morto quando la Polizia di Stato è riuscita ad entrare nell’appartamento.

Negli ultimi tempi, in base a informazioni acquisite dagli inquirenti, Pinto era terrorizzato dall’idea che la camorra volesse vendicarsi di lui e che lo avrebbe fatto colpendo i suoi figli. Una convinzione che sarebbe nata per un episodio risalente a quando ancora lavorava come guardia giurata: avevano tentato di rapinarlo della pistola ma lui si era opposto ed era riuscito a salvare l’arma.

Era stato però minacciato e, col passare del tempo, in lui la paura si era trasformata in paranoia, acuita anche dalla successiva perdita del lavoro. L’eccessiva libertà che a suo avviso la moglie concedeva ai loro ragazzi, esponendoli a una presunta ritorsione, sarebbe sfociata prima in lite e poi in omicidio.

Escluso l’avvelenamento

Dopo l’omicidio, era stata chiamata la Polizia, che era intervenuta anche con le Unità Operative di Primo Intervento e con un mediatore. L’uomo, dopo avere assassinato la consorte, esplose anche alcuni colpi di pistola dalla finestra – fortunatamente andati a vuoto – seminando il terrore nel quartiere.

Dalle prime notizie circolate era emersa l’ipotesi che l’uomo avesse ucciso la moglie, ma la conferma era arrivata soltanto quando gli agenti erano riusciti a entrare in casa. Quando la Polizia di Stato e gli inquirenti decisero di entrare in casa trovarono lei senza vita per i fendenti e i colpi di pistola inferti, e lui, riverso a terra, ma senza segni evidenti di violenza. Accanto a Pinto, anche lui ormai senza vita, la bottiglietta da cui lo avevano visto bere spesso poco prima: da qui l’ipotesi che si fosse avvelenato o che avesse assunto dei farmaci. L’autopsia ha poi, però, scartato questa possibilità: si trattava soltanto di acqua, a stroncare il 54enne era stato un arresto cardiaco.
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Ultimo Aggiornamento: 18/03/2024 19:20