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Salsa al salmone ritirata dal mercato, marchio e lotto da restituire

Pubblicato: 19/03/2024 17:59

Il ministero della Salute ritira una salsa al salmone dal commercio per rischio Listeria. Nella sezione del sito web del Ministero della Salute sui richiami alimentari c’è un avviso per un lotto di salsa al salmone scozzese per rischio microbiologico. È probabile la presenza di Listeria monocytogenes. Di seguito tutti i dettagli dell’allerta diffusa dalle autorità sanitarie.
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Il prodotto da ritirare

Sul sito web del Ministero della Salute, dedicato ai richiami alimentari, spicca l’avviso per rischio microbiologico che riguarda un lotto di salsa al salmone scozzese. All’interno del prodotto indicato, che viene venduto in confezioni da 90 grammi, è stata infatti segnalata la presenza di Listeria monocytogenes.

Secondo quanto si legge nell’avviso diffuso sul portale del Ministero, il lotto di salsa soggetto a richiamo è il numero 054/24 con data di scadenza 23/05/2024. Il prodotto è a marchio Magrini Le Delizie, della linea Cuore di Salsa.

La sede dello stabilimento si trova in via Catagnina 4, a Massa, in provincia di Massa e Carrara, il marchio di identificazione è IT G105G CE. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è “rischio per la salute dei consumatori” dovuto alla positività al batterio Listeria monocytogenes.

I consigli delle autorità

Le autorità sanitarie consigliano che le persone in eventuale possesso del prodotto interessato dal richiamo, non consumino le confezioni con il numero di lotto segnalato e di restituirle al punto vendita dove sono state acquistate.

L’infezione da Listeria

Il batterio Listeria monocytogenes si può rilevare in diversi cibi crudi, perché questo non sopravvive a processi di pastorizzazione e cottura. Come si legge sul sito dell’Istituto superiore della sanità, l’infezione può manifestarsi sotto due forme principali. Con gastroenterite, che si manifesta dopo un tempo breve dall’ingestione di cibo contaminato, con un’incubazione media è di 24 ore, e una forma più invasiva, detta anche “sistemica”.

Quest’ultima si può manifestare come meningite, meningoencefalite e sepsi. In questo secondo caso tra l’ingestione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi trascorrono in media una decina di giorni fino ad arrivare anche ad un mese. I soggetti più a rischio sono le persone con compromissione del sistema immunitario e le donne in gravidanza poiché l’infezione da Listeria può causare aborto spontaneo, parto prematuro, morte in utero o infezione del feto.