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Cade dal terrazzo per fotografare il cielo e muore: il ricordo straziante della mamma

Pubblicato: 21/03/2024 16:56

Un dolore che ha scosso la comunità di Grottazzolina e l’intera provincia di Fermo, la prematura scomparsa di Gionatan Vittori, il ragazzo di 15 anni deceduto martedì a seguito di una caduta dal terrazzo della sua abitazione nel centro storico del paese. “Angelo mio adorato – scrive la mamma Marzia Brancozzi in un post su Facebook – possa gioire in cielo con il Signore che ha permesso che fossi strappato da me, dai miei abbracci, dai nostri abbracci, da noi, dai tuoi cari, dai tuoi amici”.

Mettendo insieme le testimonianze, è emerso che il ragazzo abbia mandato un messaggio vocale whatsapp, dal tono scherzoso, a un compagno di classe intorno alle 3 di notte. Diceva di essere sul tetto di casa in pigiama e con le ciabatte sotto la pioggia. Non si esclude che, nel buio, possa aver perso l’equilibrio precipitando nel vuoto. Tra le ipotesi, c’è quella che sia scivolato mentre scattava una foto o registrava un video.

Quando i carabinieri, informati dalla dirigente Marzia Ripari, hanno acquisito il messaggio, lo hanno fatto ascoltare ai genitori che sono scoppiati in un pianto senza fine. All’inizio non si era nemmeno esclusa la pista del gesto volontario anche se, conoscendolo, sembrava impossibile. E infatti era impossibile. “Era un ragazzo – dice lo zio don Enrico Brancozzi, fratello della mamma – tanto intelligente, molto vispo, molto ironico, amante della vita e delle cose belle che la vita offre. Una leggerezza a 15 anni si può commettere, ma è una leggerezza che gli è costata la vita”.
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Il ricordo della mamma

Straziante il cordoglio della mamma Marzia Brancozzi: “Figlio mio adorato, gioioso, buono, gentile, affettuoso, generoso, sensibile, grande divoratore di libri che trascorrevi tanto tempo a leggere sdraiato sul letto, che ogni tanto venivi in sala a suonare qualcosa sulla tastiera e sapevi quanto lo apprezzavo, che hai potuto visitare Venezia proprio in questo Carnevale perché ci dicevi che l’altra volta tu non c’eri, che hai partecipato alla recente partita di Risico e sei stato felicissimo, che ieri alla santa Eucarestia per la festa del papà hai voluto rimandare lo studio per pregare il Signore e San Giuseppe insieme alla tua famiglia e al tuo babbo Fabrizio, cogliendo l’occasione per consegnare a don Alfredo il foglio per la tua prossima Cresima, che proprio lo scorso mercoledì hai gioito con tutti noi e con tuo fratello Gabriele per la sua laurea, che hai sempre dimostrato affetto per tutti i tuoi compagni, i tuoi amici di pallavolo, i tuoi amici d’infanzia, che hai sempre amato la tua famiglia, che scherzavi con le cugine e ti prendevi cura del tuo cuginetto, che eri così dolce e solare“.

“Ora che una imprudenza da quindicenne ti è costata la vita, – continua – possa tu, Angelo Mio Adorato, gioire in cielo con il Signore , che ha permesso che fossi strappato da me, dai miei abbracci, dai nostri abbracci, da noi, dai tuoi cari, dai tuoi amici così prematuramente. Ti abbraccio forte Gionatan, ti voglio tanto bene”.
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