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Autovelox, cambia tutto. Cosa succede e cosa fare

Pubblicato: 22/03/2024 07:15

In una svolta significativa nella gestione della sicurezza stradale, è questione di giorni per l’attuazione del nuovo decreto interministeriale firmato da Salvini-Piantedosi. Questo nuovo regolamento promette di imporre regole più severe sull’uso degli autovelox, mirando a un bilanciamento tra la sicurezza sulla strada e la prevenzione degli abusi.

Il decreto autovelox, approvato il 21 marzo, mira a regolamentare scrupolosamente la collocazione e l’uso dei dispositivi di rilevamento a distanza dei limiti di velocità. L’obiettivo principale è assicurare che gli autovelox siano utilizzati in modo conforme alle necessità di sicurezza della circolazione e alla prevenzione degli incidenti, evitando che i comuni si avvalgano eccessivamente di tali dispositivi per fini di lucro.

Una delle modifiche più rilevanti riguarda i limiti di velocità per l’impiego degli autovelox: sulle strade extraurbane, dove il limite è generalmente di 110 km/h, il dispositivo potrà essere attivato solo se il limite imposto è di almeno 90 km/h. Per le zone urbane, è vietato sanzionare per velocità inferiori ai 50 km/h, a meno che la violazione non venga contestata immediatamente.

Il decreto stabilisce inoltre distanze minime tra gli autovelox e tra questi e i segnali di limite di velocità, privilegiando l’uso di dispositivi fissi rispetto a quelli mobili, in un tentativo di desincentivare l’eccessiva proliferazione di sanzioni, che spesso finiscono per essere contestate.

Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del decreto, sottolineando l’importanza di una regolamentazione che non si basi esclusivamente sulla generazione di entrate ma sulla reale sicurezza stradale. Questa posizione è stata frutto di un ampio confronto con enti locali e associazioni, garantendo che il decreto fosse il risultato di un processo condiviso e ben ponderato.

L’attenzione al problema della sicurezza stradale rimane alta, con l’Italia che registra circa 3.000 morti all’anno a causa di incidenti stradali. Il dibattito sull’uso degli autovelox è solo una parte di una questione molto più ampia che richiede un’impegno costante in termini di educazione e prevenzione.

In conclusione, il nuovo decreto autovelox rappresenta un passo avanti significativo verso una gestione più equa e centrata sulla sicurezza dell’uso dei dispositivi di rilevamento della velocità. Resta fondamentale, tuttavia, continuare a lavorare su un approccio globale alla sicurezza stradale che includa educazione e infrastrutture adeguate, per ridurre il tragico bilancio degli incidenti sulle strade italiane.

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