Nelle acque del Lago Maggiore si è consumata una tragedia il 28 maggio 2023, che ha visto la perdita di vite umane in circostanze finora avvolte nel mistero. Solo di recente è stato confermato che Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, due agenti segreti italiani, erano impegnati in una missione operativa al momento del loro decesso, sfatando la teoria che fossero presenti per una mera celebrazione. La conferma arriva grazie a una targa dedicata ai caduti, svelata durante la cerimonia del 22 marzo, in onore dei “Caduti dei servizi di informazione per la sicurezza”.
La tragedia ha avuto luogo durante una delicata attività operativa con servizi esteri collegati, gettando una luce nuova sull’incidente che ha visto la partecipazione di agenti italiani e israeliani. La rivelazione conferma che Alonzi e Barnobi non si trovavano sul Lago Maggiore solamente per una festa di compleanno, come si era ipotizzato inizialmente, ma erano lì in servizio.
Nel naufragio perirono quattro persone: oltre ai due agenti dell’Aise, si registrarono le morti di Anya Bozhkova, di origini russe e moglie dello skipper, e di Shimoni Erez, agente del Mossad. Lo skipper della barca, Claudio Carminati, è sotto accusa per omicidio e disastro colposi, sollevando interrogativi sulle circostanze che hanno portato all’incidente.
Secondo il consulente della procura di Busto Arsizio, Giovanni Ceccarelli, il giorno dell’incidente, la barca non avrebbe dovuto lasciare il porticciolo di Lisanza. La presenza di un numero eccessivo di passeggeri a bordo e le avverse condizioni meteorologiche sono state identificate come possibili fattori che hanno contribuito al tragico esito.
Questo incidente ha scosso non solo la comunità locale ma anche il panorama internazionale dell’intelligence, rivelando l’esistenza di operazioni congiunte tra Italia e Israele. La perdita di questi coraggiosi individui in servizio segreto sottolinea i rischi inerenti alle operazioni di intelligence e il sacrificio di coloro che operano nell’ombra per la sicurezza nazionale.