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“So di stare dalla parte giusta della storia”. La lettera di Ilaria Salis dal carcere

Pubblicato: 25/03/2024 22:46

Una lettera dal carcere per raccontare il suo sconforto. Ma anche la consapevolezza di “essere dalla parte giusta della storia”. Questo il contenuto del testo scritto da Ilaria Salis, la militante 39enne antifascista detenuta a Budapest con l’accusa di aver aggredito due neonazisti a febbraio 2023, a margine di un raduno di estremisti tenuto nella capitale ungherese. Nelle prossime ore è fissata una nuova udienza del processo nel quale i suoi legali, come anticipato dal padre Roberto Salis, chiederanno l’applicazione dei domiciliari in Ungheria. “Solo un mezzo per ottenere gli arresti domiciliari in Italia, come concesso dalla normativa europea” ha dichiarato il genitore della donna. In un passaggio della nuova lettera anticipata dal Tg3, l’insegnante 39enne ha citato il fumetto che l’artista romano Zerocalcare le ha dedicato, dal titolo “In fondo al pozzo”.

“Un bellissimo fumetto dedicato alle mie vicende” ha spiegato Ilaria Salis. Aggiungendo poi sentirsi come “caduta in pozzo profondissimo, dalle pareti scivolose”. Un baratro nel quale si chiede “se esista davvero un’uscita”. A darle forza, in un mondo in guerra che ripropone gli “scempi del secolo scorso, è la consapevolezza profonda, che dimora in fondo al cuore, di sapere quale sia la parte giusta della storia”.

Giovedì 28 marzo sarà una data importante su due fronti. A Budapest ci sarà il processo a Ilaria Salis, a Milano l’udienza in Corte d’Appello per decidere sull’estradizione chiesta dalle autorità ungheresi per il 23enne Gabriele Marchesi, attualmente agli arresti domiciliari, raggiunto da mandato d’arresto europeo con l’accusa di aver agito in concorso con Salis nell’aggressione ai neonazisiti.

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Ultimo Aggiornamento: 26/03/2024 10:13