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Sole ma non solo: qual è la città italiana con il clima migliore. La classifica

Pubblicato: 25/03/2024 16:55

Nella consueta classifica delle città con la migliore qualità della vita, Il Sole 24 Ore prende in considerazione diversi macro-temi. Uno di questi è senza dubbio il clima. In questa speciale classifica, per la prima volta, il primo posto è occupato da una città del Sud. Si tratta di Bari, capoluogo pugliese. Che ha scalzato la ligure Imperia dopo anni di strapotere. A giustificare il primato è la presenza di giornate di sole e un alto livello di “comfort climatico”. Vediamo di cosa si tratta, insieme alla classifica delle migliori città e dei fanalini di coda.
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L’indice del clima in Italia 2024

La classifica è aggiornata con i dati 3BMeteo del decennio 2013-2023. Si tratta di un indice che viene preso in grande considerazione per stilare la classifica annuale della qualità della vita nelle città italiane, pubblicato dal Sole 24 Ore. Le 107 città capoluogo italiane sono analizzate dal punto di vista ambientale e climatico. Si prendono in considerazione dieci parametri che misurano le più frequenti condizioni di “bel tempo”.

I dieci indici che compongono la graduatoria finale sono stati scelti ed elaborati dalla redazione del Sole 24 Ore e validati dal team di esperti meteorologici di 3bmeteo. Questi sono: il soleggiamento; l’indice di calore; le ondate di calore; le precipitazioni estreme; le raffiche di vento; l’umidità relativa; la brezza estiva; il rapporto tra piogge e siccità; la presenza di nebbia e i giorni di freddo.

Bari in cima all’Indice del clima 2024

Ecco le voci che decretano la vittoria di Bari. Otto ore e mezza di sole al giorno. Nove giorni di precipitazioni estreme all’anno. Settantaquattro giorni di pioggia su 365. Solo 158 giornate l’anno fuori dal comfort climatico, cioè con un’umidità relativa superiore al 70% o inferiore al 30 per cento; brezza estiva a 7,2 nodi medi giornalieri.

Oggi misurare il benessere della popolazione residente “andando oltre il Pil pro capite”, tenendo conto quindi non solo della ricchezza ma del mix di elementi che impattano sul vivere sostenibile degli italiani, non può prescindere dal clima.

La classifica

Per la prima volta una città del Mezzogiorno conquista il primato in un indice sintetico tematico della Qualità della vita. Imperia, spesso al primo posto, oggi seconda, si era posizionata in testa nelle precedenti edizioni. La prima pubblicata nel 2019 con i dati sul decennio 2008-2018 e la seconda pubblicata nel 2022 con i dati sul decennio 2011-2021.

Oltre al capoluogo pugliese, altri sei centri urbani del Sud popolano la top ten del benessere climatico: nell’ordine Barletta-Andria-Trani (3ª), Catania (4ª), Pescara (5ª), Chieti (7ª), Brindisi (8ª), Agrigento (9ª), Cagliari (10ª). Per il resto, oltre al capoluogo del ponente ligure, si distingue per il miglior clima anche Livorno (6ª), unica del Centro Italia tra le prime dieci.

Tra le città con il clima migliore – attenzione, non con le migliori condizioni ambientali – spiccano le zone costiere, così come alcune città in quota (ad esempio Aosta ed Enna) capaci di offrire maggiore comfort grazie alla circolazione dell’aria, rispetto alle aree interne: qui aumentano le ore di sole, l’indice di calore resta medio-basso, mitigato dalla brezza estiva, e sono pochi gli eventi estremi.

Il parametro delle precipitazioni, invece, premia le località dove in media si contano meno giornate piovose all’anno, ma penalizza quelle più siccitose, applicando un coefficiente negativo nel calcolo del punteggio laddove si rileva un deficit negli accumuli rispetto alle medie di lungo periodo. In pratica si sta meglio dove piove meno, ma solo se questa “minore pioggia” non si traduce in siccità.

La parte bassa della classifica

Sul fondo della classifica troviamo ancora una volta Belluno, ultima nell’indice di soleggiamento (appena 6,7 ore di sole in al giorno, contro una media nazionale di 7,8) e per giornate fredde (23,6 in media ogni anno con temperatura massima percepita minore di 3° C); penultima per l’umidità relativa elevata, che prende in considerazione i giorni troppo secchi d’estate (< 30%) e quelli troppo umidi d’inverno (> 70%), in tutto 255 nel capoluogo veneto.

Elevato è anche il numero di giornate piovose, 118 all’anno con almeno 2 millimetri di precipitazioni cumulate, più frequenti solo a Lecco dove la media del decennio tocca i 122 giorni.

Negli ultimi dieci posti della classifica, inoltre, si incontrano diversi centri della pianura padana che si posizionano lungo l’asse del Po, tra cui Alessandria (106ª), Pavia (105ª), Cremona (104ª), Piacenza (102ª), Lodi (101ª), Asti ( 100ª) e Ferrara ( 99ª).

Gli indici completi del Sole 24 Ore.