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Assange non verrà estradato: concesso appello al fondatore di Wikileaks

Pubblicato: 26/03/2024 12:14
Assange

Julian Assange, il controverso giornalista australiano e cofondatore di WikiLeaks, ha ricevuto il permesso dall’Alta Corte di Londra di presentare un ultimo appello contro la sua estradizione negli Stati Uniti. Questa decisione offre ad Assange una nuova speranza di evitare un processo negli USA, dove è accusato di aver diffuso documenti riservati tramite la sua piattaforma WikiLeaks.

Dettagli della Decisione Giudiziaria: L’udienza finale, programmata per il 20 maggio, seguirà il rinvio da parte della corte, che ha concesso alle autorità statunitensi tre settimane per fornire garanzie significative riguardo alla possibilità per Assange di fare affidamento sul Primo Emendamento, alla sua protezione durante il processo, e all’esclusione della pena di morte.

Le Accuse a Carico di Assange: Assange è sotto accusa negli Stati Uniti per aver pubblicato, attraverso WikiLeaks, migliaia di documenti classificati, rivelando dettagli sulle operazioni militari e diplomatiche americane in Iraq e Afghanistan. Le accuse potrebbero portarlo a una condanna complessiva di 175 anni di carcere.

Preoccupazioni per la Salute di Assange: La salute dell’imputato è un fattore critico in questo processo. Le sue condizioni sono peggiorate negli ultimi anni di detenzione nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh a Londra. La moglie di Assange, Stella, ha espresso serie preoccupazioni riguardo alla sua sopravvivenza in caso di estradizione, affermando che “se verrà estradato, morirà”.

La battaglia legale di Assange contro l’estradizione negli Stati Uniti si avvia verso una fase critica, con la comunità internazionale che segue attentamente gli sviluppi di un caso che pone interrogativi fondamentali sulla libertà di stampa, i diritti umani e la giustizia internazionale.