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Germania, 19enne sardo stermina la famiglia: un raptus di follia avrebbe scatenato la strage

Pubblicato: 28/03/2024 22:47
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Un raptus di follia improvviso. Sarebbe questa la causa della strage che in queste ore ha sconvolto la Germania: una famiglia intera di emigrati sardi è stata sterminata da Eddie Congiu, 19 anni. Il ragazzo ha ucciso a colpi di coltello, oltre duecento in totale, il padre, la madre e il fratello. Una sorella è invece in rianimazione, con i medici impegnati nel tentativo di salvarle la vita. Probabile che il responsabile della strage abbia pensato che fosse morta, non infierendo ulteriormente. Dopo aver massacrato i parenti, il giovane ha chiamato la polizia, ha atteso l’arrivo degli agenti e ha confessato tutto, lasciandosi ammanettare per essere trasportato in carcere.

“Quasi certamente era sotto l’effetto di stupefacenti” ha fatto sapere la procura di Waldshut-Tiengen, che ha emesso l’ordine di carcerazione. Il comune di Hohentengen, 3500 abitanti, dove la famiglia Congiu risiede, è al confine fra Germania e Svizzera. I genitori (Erminio e Annalisa, 61 e 58 anni) avrebbero avuto una lite con il ragazzo, con il fratello Giuseppe (34 anni) intervenuto a sua volta per tentare di calmare Eddie. Di colpo sarebbero però esploso il violento raptus di follia, scatenando un massacro.

Germania, 19enne sardo stermina la famiglia: un raptus di follia

Al momento dell’arrivo della polizia, Eddie Congiu “non era alterato, si era cambiato gli abiti insanguinati e indossava una tuta grigia”. Il padre del ragazzo era andato via dalla Sardegna 40 anni fa in cerca di lavoro, e aveva iniziato poi a esercitare la professione di saldatore in una fabbrica di alluminio. Era ritornato a Silius (nel Gerrei, Sardegna sud orientale) per sposare Erminia Praxiolu, una ragazza di Ballao, paese vicino, ed era poi volato nel Baden-Wurttenberg. Aveva 5 figli, due maschi e tre femmine.

“Una famiglia tranquilla e riservata, di lavoratori — hanno riferito i vicini a Hohentengen — ma negli ultimi tempi avevano preoccupazioni per il figlio minore. I litigi erano sempre più frequenti. Si sentivano spesso urla”. La famiglia tornava ogni anno in Sardegna per le vacanze. “Tragedia inspiegabile, tristezza infinita — ha commentato Antonio Forci, sindaco di Silius — I Congiu e i Praxiolu sono famiglie laboriose, legatissime. Un fratello di Erminio é sposato con una sorella di Annalisa. Quando i Congiu ritornavano in paese per le vacanze, andavano tutti insieme al mare di Muravera”.

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