Si è spento Louis Cameron Gossett Jr., attore statunitense con una ricca e prolifica carriera da caratterista, ricordato a livello internazionale per la sua interpretazione del sergente Emil Foley nel film cult del 1983 Ufficiale e gentiluomo. L’interprete si è spento, all’età di 87 anni, a Santa Monica, in California. La sua morte è stata annunciata dal nipote all’Associated Press, ma non è stata fornita alcuna causa di morte.
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Gossett ha lottato con la dipendenza da alcol e cocaina per anni dopo la sua vittoria all’Oscar. Nel 2010 ha annunciato di avere un cancro alla prostata, che ha detto che è stato catturato nelle prime fasi. Nel 2020 è stato ricoverato in ospedale con Covid-19. Gli sopravvivono i figli Satie e Sharron che ha adottato. Il primo matrimonio di Gossett con Hattie Glascoe fu annullato. Il suo secondo, con Christina Mangosing, terminò con il divorzio nel 1975 così come il suo terzo con l’attrice Cyndi James-Reese nel 1992.
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Fu il terzo attore afroamericano a vincere un Oscar
Il film con protagonista Richard Gere gli valse un Oscar, che gli permise di diventare il terzo interprete afroamericano della storia a vincere il premio (dopo Hattie McDaniel nel 1940 per Via col vento e Sidney Poitier nel 1964 per I gigli del campo), nonché il primo a vincerlo come miglior attore non protagonista.
In carriera poteva vantare anche un Emmy Award, vinto nel 1977 per la miniserie tv Radici, e tra i suoi numerosi ruoli per il cinema spiccano anche quello di Leo Porter in Il tempio di fuoco (1986), accanto a Chuck Norris, e quello del ricco avaro Calvin Bouchard in Lo squalo 3 (1983).
Louis Gossett Jr. era nato nel quartiere di Brooklyn, a New York, e debuttò a soli 17 anni in una produzione scolastica. Era destinato al basket, studiando alla New York University, ma alla fine preferì il teatro. Era un grande amico di James Dean e studiò recitazione con Steve McQueen, Martin Landau e Marilyn Monroe. Il debutto al cinema nel 1961 con “Un grappolo di sole”, nel ruolo dello sceriffo George Murshinson.
Nella sua lunga carriera da caratterista lo si ricorda anche per L’aquila d’acciaio, war movie seguito da Aquile d’attacco (1988) e Air Force – Aquile d’acciaio 3 (1991), oltre che per il film del 1989 Il vendicatore, con Dolph Lundgren.
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