Una “Pasqua rossa“, come l’hanno già ribattezzata diverse testate. Con l’Italia e, in generale, l’area del Mediterraneo centro-orientale investii da una nube di polvere proveniente dal Sahara, che nei prossimi giorni potrebbe portare alla caduta di piogge di colore rosso, segno inequivocabile della presenza di polvere nordafricana. Non si tratterà, però, soltanto di un bizzarro fenomeno visivo: i dati delle centraline per le polveri sottili nelle città ne hanno già risentito, schizzando verso l’alto. “Dopo l’episodio della scorsa settimana sulla penisola iberica, una nuova massiccia tempesta di sabbia sahariana ha invaso i cieli del bacino centrale del Mediterraneo” ha spiegato Copernicus, il programma europeo sui cambiamenti climatici che monitora costantemente anche la situazione atmosferica, con un tweet su X.
Una nube dal Sahara sul Mediterraneo: temperature oltre i 30 gradi
Già da qualche ora il cielo di Atene è diventato opaco a causa della polvere, un fenomeno accompagnato da temperature elevate provocate proprio dai caldi venti di provenienza nordafricana. “Tra marzo e aprile i cicloni Sharav trasportano polvere verso il Mediterraneo orientale” ha detto Theodoros Kolydas, direttore dei servizi meteorologici della Grecia. “Una tipica tempesta di sabbia con un raggio d’azione di 200 chilometri trasporta tra i 20 e i 30 milioni di tonnellate di polvere, e talvolta fino a 100 milioni di tonnellate”.
Ad Atene sono stati registrati 25,3 gradi, la temperatura più alta per il mese di marzo dal 2009, a Creta picchi di 32 °C. Gli esperti sanitari hanno raccomandato in particolare a chi soffre di asma di evitare “movimenti non necessari e sport all’aperto nelle ore in cui le concentrazioni di polvere sono più elevate”. Picchi fino a 32 gradi sono attesi nel fine settimana anche in Sicilia sotto l’influsso dei venti caldi che trasportano la sabbia dal Sahara.
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