
La sindrome dell’Avana, un disturbo misterioso che ha colpito diplomatici e spie statunitensi in tutto il mondo, torna al centro delle cronache a seguito di un’accusa grave lanciata da un’inchiesta giornalistica. Secondo le rivelazioni di The Insider, in collaborazione con 60 Minutes e Der Spiegel, sarebbe stata l’unità russa GRU 29155 ad utilizzare armi segrete ad alta energia, come microonde o ultrasuoni, contro il personale governativo statunitense e alcuni membri delle loro famiglie.
Questo misterioso malessere, che causa emicranie, nausea, vuoti di memoria e vertigini, è stato identificato per la prima volta presso l’ambasciata americana a Cuba oltre dieci anni fa, colpendo più di 1.500 diplomatici Usa nel mondo. Una lunga inchiesta condotta dall’intelligence statunitense aveva precedentemente concluso essere “molto improbabile” che uno stato straniero fosse responsabile, non trovando una spiegazione scientifica al fenomeno.
Tuttavia, l’indagine condotta da Insider e i suoi partner suggerisce un coinvolgimento diretto di membri dell’unità GRU 29155, un’unità di intelligence militare russa specializzata in operazioni di sabotaggio e azioni clandestine all’estero. Il report sottolinea che i membri anziani di questa unità hanno ricevuto premi e promozioni per il loro lavoro legato allo sviluppo di queste armi acustiche non letali.
Il governo russo ha negato ogni coinvolgimento, ma l’inchiesta suggerisce che gli attacchi potrebbero essere iniziati addirittura prima del 2016, con episodi risalenti a Francoforte, in Germania, dove un impiegato del governo americano sarebbe stato colpito da un’energia simile a un forte raggio.
Le testimonianze raccolte dal programma 60 Minutes della CBS aggiungono peso all’inchiesta, con funzionari della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, inclusi personale della Casa Bianca, ufficiali della CIA, agenti dell’FBI e ufficiali militari (oltre alle loro famiglie), che credono di essere stati feriti da un’arma segreta ad alta energia. Tra queste, la testimonianza di Carrie, un’agente dell’FBI che nel 2021, mentre si trovava in Florida, è stata colpita da una forza paralizzante, descrivendo l’esperienza come un rumore acuto e metallico che l’ha spinta in avanti con un angolo di circa 45 gradi.
Queste rivelazioni gettano nuova luce sulla sindrome dell’Avana, suggerendo che dietro questo misterioso malessere possa esserci una guerra segreta condotta con tecnologie avanzate, in cui gli Stati Uniti si trovano ad affrontare un avversario invisibile ma estremamente pericoloso.