
Dopo la sparatoria a Helsinki, in Finlandia, il 12enne che ha ucciso e ferito i compagni a scuola non andrà in carcere. La legge finlandese non prevede responsabilità penali dirette per i minori di 15 anni. Per questo motivo, il ragazzino che ieri, 2 aprile, ha ucciso un compagno di scuola e ne ha feriti altri due nella sua scuola, non subirà misure restrittive.
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Come proseguono le indagini
Il ragazzino autore della sparatoria sarà consegnato ai servizi sociali, dopo l’interrogatorio di rito e non subirà provvedimenti di custodia cautelare. Le persone di età inferiore ai 15 anni non sono penalmente responsabili in Finlandia.
La indagini vertono sull’ipotesi che l’adolescente abbia utilizzato un’arma concessa in licenza a un parente stretto. Il possesso di armi in Finlandia è permesso solo ai maggiorenni e ai 15enni, che possono avere licenze per usare armi da fuoco di altre persone con il loro consenso.
“Dobbiamo fare attenzione alla salute mentale dei più giovani”
Il primo ministro Petteri Orpo ha descritto la sparatoria come “profondamente sconvolgente”. Ha poi affermato: “È evidente che i nostri giovani hanno sempre più difficoltà mentale. Dobbiamo essere in grado di affrontare questi problemi prima possibile”.
La ministra dell’Istruzione Anna-Maja Henriksson ha dichiarato, in lacrime, che quello che è successo è stata “una grande tragedia”. Il suo pensiero va alla vittima “dodicenne che non tornerà mai più a casa”.
I fatti del 2 aprile
La sparatoria è avvenuta verso le 9 del mattino di martedì 2 aprile, all’apertura delle aule in una scuola di Vantaa, pochi chilometri a nord della capitale. Il 12enne ha subito aperto il fuoco sui compagni. Uno è morto sul colpo, altri due sono gravemente feriti. La polizia ha impiegato circa nove minuti dopo l’allerta per intervenire. Il sospettato ha tentato di scappare all’arrivo delle forze dell’ordine, ma è stato poi bloccato “pacificamente” nel quartiere settentrionale di Siltamaki alle 09:58.
Il fatto violento ha diversi precedenti in Finlandia. Nel 2007 un 18enne ha sparato in una scuola a Jokela, uccidendo otto persone tra cui un preside, un’infermiera e sei studenti. Poi si è suicidato. Nel settembre 2008 a Kauhajoki un 22enne ha ucciso dieci persone e poi si è tolto la vita.
L’accaduto ha portato a inasprire delle leggi sul possesso di armi. Ora ai possessori viene richiesto che abbiano compiuto almeno 18 anni, ma chiunque ha più di 15 anni può richiedere un permesso per usare l’arma di qualcun altro. I diciottenni devono essere considerati comunque idonei a detenere un’arma da fuoco prima di ottenere un permesso.