
Scatta l’allarme meningite, dopo il ricovero di un paziente in gravi condizioni. L’uomo, 70 anni, si trova nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Merate, in provincia di Lecco in Lombardia. L’uomo era stato accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale San Leopoldo Mandic con la febbre molto alta, oltre i 40 gradi, e in stato di incoscienza. La diagnosi di meningite p arrivata poco dopo: a seguito delle prime cure, il 70enne è stato trasferito d’urgenza in Terapia intensiva ed è stato sottoposto a tutti gli esami del caso, che hanno evidenziato come si trattasse in realtà di una grave patologia delle meningi e non di una semplice infezione. All’uomo è stato subito somministrato un antibiotico, ma le sue condizioni purtroppo restano gravi.
Per precauzione, nel frattempo, è stato somministrato un farmaco specifico anche a tutti gli operatori sanitari che si sono occupati di lui, per evitare possibili contagi. Le stesse attenzioni sono state rivolte anche ai familiari e a chiunque sia stato a stretto contatto con il paziente nei giorni precedenti al ricovero. Proprio per questo, i funzionari Ats della Brianza hanno iniziato un’indagine epidemiologica per stabilire se sia necessario intervenire anche su altre persone, così da circoscrivere il rischio di un’eventuale epidemia.
Le meningite è una pericolosissima malattia del sistema nervoso centrale, generalmente di origine infettiva, che si manifesta con un’infiammazione delle meningi. Qualora l’infiammazione coinvolga anche il parenchima cerebrale, si definisce meningoencefalite. Le cause possono essere causate da batteri, virus o altri microrganismi. Il trattamento usuale per la meningite acuta è la somministrazione precoce di farmaci antibiotici e, se necessario, antivirali. Una meningite batterica non trattata prontamente può essere letale o portare a conseguenze permanenti come sordità, epilessia, idrocefalo e deficit cognitivi.