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“Pozzolo ha sparato a Capodanno”. Per la Procura escluso il coinvolgimento di altre persone

Pubblicato: 05/04/2024 16:19

A sparare, nella famosa notte di Capodanno che ha aperto un vero e proprio caso all’intero di Fratelli d’Italia e del centrodestra, sarebbe state Emanuele Pozzolo. Esclusa l’ipotesi che possa essersi trattato di persone terze, come invece sostenuto dalla difesa dell’esponente del partito di Giorgia Meloni. Questa la tesi della Procura di Biella, che ha chiesto il rinvio a giudizio del deputato vercellese, accusato di lesioni colpose, porto illegale di arma da fuoco e di munizionamento in luogo pubblico o aperto al pubblico, omessa custodia di armi e accensioni/esplosioni pericolose. Pozzolo è attualmente l’unico indagato per i fatti avvenuti durante una festa nella notte del 31 dicembre, mentre tutta Italia attendeva mezzanotte per il rituale brindisi di fine anno. Per la Procura guidata dalla procuratrice Teresa Angela Camelio le indagini hanno confermato l’ipotesi iniziale escludendo l’eventuale coinvolgimento di terze persone.
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“Pozzolo ha sparato a Capodanno”. La tesi della Procura

Nel corso delle indagini sono state analizzate le testimonianze di tutte le persone presenti quella notte sia sui rilievi e sono stati svolti accertamenti di carattere tecnico, eseguiti nelle stanze della Pro Loco. Anche lo stub e gli altri accertamenti tecnici eseguiti (in contraddittorio con la difesa) dal Laboratorio RIS di Parma, sempre per la Procura, hanno dato poi lo stesso esito. A confermare la tesi che a sparare sia stato Pozzolo, secondo la Procura, sarebbe anche la consulenza tecnica balistica eseguita dalla dottoressa Sorropago che ha accertato, “la piena sovrapponibilità del narrato delle persone informate sui fatti e in particolare quelle della persona offesa e non ha riscontrato la ricostruzione alternativa fornita originariamente dall’onorevole Pozzolo al momento dei fatti”.

“Nel corso delle indagini preliminari emergeva, altresì, che la pistola dalla quale è stato esploso il colpo non poteva essere portata in luogo pubblico e/o aperto al pubblico, poiché detenuta esclusivamente in regime di collezione – ha spiegato la Procura – Conseguentemente si è proceduto all’iscrizione della persona sottoposta ad indagini per porto illegale di arma da fuoco oltre che per la detenzione di munizioni di tipo espansivo e rientrante tra le munizioni da guerra”.

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Ultimo Aggiornamento: 15/05/2024 08:46