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Israele ammette la responsabilità: “L’attacco ai volontari è stato un grave errore”

Pubblicato: 05/04/2024 14:30

In un tragico incidente che ha scosso la comunità internazionale, lo Stato Maggiore dell’esercito israeliano ha ammesso la responsabilità nell’uccisione di sette volontari americani della ONG World Central Kitchen (WCK), avvenuta il primo aprile a Deir al-Balah. L’attacco, originariamente mirato a colpire presunti miliziani di Hamas, si è tragicamente abbattuto su operatori umanitari in missione per distribuire cibo.

La confessione emerge al termine di un’indagine interna durata tre giorni, rivelando una serie di errori nella catena di comando e di identificazione. L’inchiesta, presentata al capo di Stato Maggiore Herzi Halevi e successivamente al premier Netanyahu, ha portato alla decisione di rimuovere due ufficiali dell’IDF implicati nell’ordine dell’attacco, effettuato presumibilmente con razzi lanciati da un drone.

Nonostante i veicoli della WCK fossero chiaramente identificati e il loro percorso coordinato con l’IDF, un errore di valutazione ha portato alla fatale decisione. L’indagine condotta dal maggiore Yoav Har-Even e dalla commissione “Fact finding and Assessment Mechanism” descrive come l’identificazione errata di uomini armati nei pressi dei veicoli di aiuto abbia scatenato la catena di eventi che ha portato all’attacco.

Al di là delle rimozioni, sono stati comminati solo rimproveri formali ad altri ufficiali coinvolti, inclusi il comandante della brigata e quello della 162^ divisione, nonché al Comandante del fronte sud, sottolineando una responsabilità oggettiva ma non sufficiente a giustificare ulteriori azioni disciplinari.

Questo incidente solleva questioni profonde sulla necessità di rigidi protocolli di identificazione e sulla responsabilità militare in zone di conflitto, soprattutto quando sono in gioco vite innocenti e missioni umanitarie. La comunità internazionale, in lutto per la perdita dei volontari, attende ora di vedere come queste ammissioni si tradurranno in azioni concrete per prevenire futuri errori di questa gravità.

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