
Tramite i propri canali social, l’organizzazione non governativa “Mediterranea saving humans” emette un comunicato sulla situazione. Fa sapere che i propri vertici, dunque l’armatore e il comandante dell’imbarcazione Mare Jonio, di proprietà dell’ong, sono stati sottoposti a fermo e sanzione.
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I fatti risalgono a giovedì 4 aprile. In quella occasione la nave ha messo in salvo 58 migranti libici verso il porto sicuro di Pozzallo. La cosiddetta guardia costiera libica, però, ha sparato in direzione dell’imbarcazione. I vertici dell’ong si erano poi scagliati contro il governo, definendo la situazione una “conseguenza delle politiche governative italiane”.
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Il comunicato dell’ong
“Le Autorità hanno notificato al comandante e all’armatore della Mare Jonio il provvedimento con multa fino a 10 mila euro e il fermo amministrativo”. Lo rende noto la ong Mediterranea. Secondo quando si apprende gli operatori della ong sono accusati “di aver istigato la fuga dei migranti per sottrarsi alla guardia libica”. Due giorni fa la guardia libica aveva sparato contro Mare Jonio mentre operava un salvataggio in zona Sar libica, salvando 58 persone. Successivamente è stato assegnato il porto sicuro di Pozzallo. Oggi, sabato 6 aprile, il provvedimento di fermo.