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Uccide la compagna e si toglie la vita a Lonato: potrebbe averla sedata prima dell’omicidio

Pubblicato: 07/04/2024 11:02

Li hanno trovati in un lago di sangue, con le vene dei polsi tagliate. Poco distanti l’uno dall’altra, stesi sul pavimento del bagno. L’ipotesi più accreditata è stata sin dai primi istanti quella dell’omicidio-suicidio. Cristian Catalano, 49 anni, avrebbe ucciso la fidanzata – una donna di 45 anni di nazionalità cinese di nome Shaui Li, che abiterebbe sul Garda – e poi si sarebbe tolto la vita tagliandosi le vene.

Tutto questo all’interno di un appartamento su due piani in un residence di campagna alla Madonna della Scoperta di Lonato del Garda (Brescia), proprio a fianco del santuario, in un’ampia corte dove abitano diverse famiglie. Il terribile delitto sembra esserci consumato nella notte tra Pasquetta e martedì 2 aprile.

Ora, col passare dei giorni, emergono tanti nuovi particolari sulla vicenda. “Aveva detto di essere molto stanco, per questo aveva chiesto dieci giorni di ferie. Lui non si fermava mai“. È la testimonianza dei colleghi di Cristian Catalano.
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Esclusa la gravidanza della donna

Nel frattempo l’esame autoptico effettuato sul cadavere della 45enne cinese Shaui Li ha smentito il sospetto di una gravidanza. Seppur quelle ecografie vaginali trovate nella borsetta della vittima, senza referto medico, rimangono un mistero da chiarire.  La donna è stata trovata con profondi tagli ai polsi, inferte quando ancora era in vita, mentre l’uomo è deceduto a seguito dei tagli inferti, verosimilmente da solo, al collo e al polso destro. Entrambi sono stati trovati nudi: lei in camera da letto, lui sul pavimento del bagno.

Cosa può essere successo in quell’abitazione dove il dramma, a detta dei vicini, si sarebbe consumato nel più totale silenzio? Perché, secondo quanto confermato dall’autopsia, la vittima non si sarebbe mai difesa? Il dubbio, in attesa degli accertamenti più approfonditi dei test tossicologici, è che la 45enne possa essere stata sedata o stordita prima di essere ferita a morte.

“Cristian era una brava persona, un gran lavoratore: affidabile, puntuale, sempre disponibile”, ha raccontato la titolare dell’azienda in cui Catalano lavorava a BresciaToday. “Prima di Pasqua mi aveva chiesto una decina di giorni di ferie, perché non si sentiva in forma e aveva bisogno di riposare: avrebbe dovuto rientrare la settimana prossima. Credo fosse la prima volta che si prendeva una pausa, durante l’estate aveva lavorato senza sosta. Ma non ha mai manifestato malesseri e non è mai apparso turbato: era tranquillo e pacato e non ha mai creato problemi”.
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