
La nave missilistica russa Serpukhov, ormeggiata al largo di Kaliningrad sul Mar Baltico, è stata data alle fiamme. A confermalo è stata una fonte dell’intelligence militare ucraina, che ne ha parlato al giornale Kyiv Independent. In un messaggio, gli 007 di Kiev hanno affermando che l’incendio ha “disabilitato la nave e i suoi mezzi di comunicazione e automazione sono stati completamente distrutti”. L’intelligence militare ha anche condiviso un video che mostra un incendio scoppiato sulla nave. Si tratta del primo attacco del genere nel Mar Baltico.
La notizia è stata diffusa poco dopo un comunicato del ministero degli Esteri russi che puntava il dito contro Kiev per l’attacco con i droni alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dai russi: “Con le sue azioni criminali, l’Ucraina, sostenuta da Usa e dai suoi satelliti occidentali, sta rendendo chiaro di essersi messo sul cammino del terrorismo nucleare”. Secondo l’agenzia di stato russa Tass, l’ambasciatore russo all’Onu, Vasily Nebenzya, solleverà la questione dell’attacco nelle prossime riunioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
A far alzare la tensione era stata anche la notizia che, per la seconda notte consecutiva, sono state lanciate bombe molotov, senza provocare incendi, contro l’ambasciata russa in Lituania. Lo aveva riferito nelle scorse ore la polizia del Paese baltico. Il liquido nelle bottiglie non si è infiammato, ma il muro dell’edificio è stato danneggiato, aveva aggiunto la polizia, senza fornire ulteriori dettagli sull’entità del danno.