Vai al contenuto

Auto elettriche, Tesla licenzia 14mila lavoratori: cosa c’è dietro la decisione. E intanto in Borsa…

Pubblicato: 16/04/2024 16:12

La notizia è subito rimbalzata in tutto il mondo. Tesla ha tagliato il 10% del proprio personale, circa 14mila persone hanno dunque perso il lavoro. Questo perché l’azienda ha subito una brusca frenata e i magazzini della società di Elon Musk sono pieni. Le auto non vengono più vendute al ritmo che speravano. Il dibattito sull’elettrico si sta diffondendo sempre di più, e lo scetticismo si è sostituito ai tanti che avevano creduto nel progetto. Il gioco, insomma, non vale la candela. “Mentre prepariamo la società per la prossima fase di crescita, è estremamente importante esaminare ogni aspetto dell’azienda per ridurre i costi e aumentare la produttività”, ha scritto il Ceo di Tesla Elon Musk in una lettera inviata ai dipendenti della società. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Muore a 17 anni dopo 3 settimane di agonia, vittima di una patologia sconosciuta. La famiglia: “Era perfettamente sano”

“Come parte di questo sforzo, abbiamo fatto una revisione approfondita dell’organizzazione e abbiamo preso la difficile decisione di ridurre il nostro organico di oltre il 10% a livello globale”, ha scritto Musk comunicando così ai suoi dipendenti il licenziamento. Tesla ha riportando nel primo trimestre del 2024 un calo delle vendite dell’8% e nella giornata del 15 aprile, a poco più di un’ora alla chiusura di Wall Street, l’azienda perdeva il 4%. Come riporta Il Giornale, dall’inizio dell’anno la capitalizzazione è diminuita di un terzo a 515 miliardi di dollari circa. Recentemente sia Goldman Sachs (da 190 a 175 dollari) che Citi (da 196 a 180 dollari) hanno tagliato il prezzo obiettivo dell’azione. (Continua a leggere dopo la foto)

La vicenda dà la conferma di quanto sia in difficoltà il mercato delle vetture elettriche. Da un lato, le vendite arrancano, dall’altra i prezzi invece di scendere restano uguali. Questo perché non si tratta di veicoli nei quali il valore aggiunto sia nelle mani del produttori giacché è la componentistica delle macchine (batterie, elettronica, ecc.) a fare il prezzo. Spiega Gian Maria De Francesco: “I tassi alti fanno il resto: con il costo del denaro ancora su livelli elevati non è facile per tutti acquistare a rate veicoli che, anche quando sovvenzionati, costano circa 30mila euro solo per i modelli entry level”.

Ti potrebbe interessare anche: Vannacci spacca la Lega: cosa sta succedendo nel partito. Il retroscena esplosivo