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Vannacci spacca la Lega: cosa sta succedendo nel partito. Il retroscena esplosivo

Pubblicato: 16/04/2024 08:11
Vannacci

C’è un fattore Vannacci che sta terremotando la Lega. Già, perché la sua candidatura alle Europee appare sempre più probabile e agita il mondo leghista. Non solo nella base, ma anche negli alti piani del partito guidato da Matteo Salvini. Qualcuno, come l’ex ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, ad esempio, lo ha detto chiaro e tondo a “Un giorno da pecora”, il programma di Radio1 condotto da Lauro e Cucciari. Ha detto: “Io non lo voterò, sceglierò uno della Lega che si è fatto il mazzo sul territorio”. Molti altri condividono la stessa perplessità, ma lo hanno fatto sapere in via sotterranea, senza esporsi. “Vannacci è portatore di valori che possono piacere ad una parte dell’elettorato leghista”, ha invece spiegato a “Tagadà”, su La7, Massimo Garavaglia, senatore ed ex viceministro all’Economia. La sua però è un’uscita sibillina: “Chi non li condivide voterà un altro candidato”. Insomma, l’ha buttata in tribuna e demandando tutto alla libertà dell’elettore, facendo intuire così che comunque anche per lui la candidatura di Vannacci non genera troppo entusiasmo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il generale Vannacci, intanto, è venuto a conoscenza dei malumori nel Carroccio, e ha tagliato corto, come riporta il Corriere: “Non pesano assolutamente nulla”. La preoccupazione, però, nella Lega è palpabile, soprattutto perché, inevitabilmente, lui andrà a togliere un posto a chi può vantare una fedeltà a tutto tondo al partito un impegno pluriennale e attivo. Sempre sul Corriere si legge: “Un timore che è reso più impellente dalla dura legge dei numeri. Il quadro è presto tracciato: nel 2019 alle Europee la Lega raggiunse il suo massimo storico con il 34,3 per cento che si tradusse nell’elezione di ben 29 parlamentari. L’ultima rilevazione delle intenzioni di voto dell’Istituto Ipsos per il Corriere attribuisce al Carroccio un consenso dell’8%. Se confermato dalle urne, porterebbe all’elezione di 8-9 deputati“. I posti, insomma, sono pochi “Se poi arrivano i non leghisti a portarceli via…”, si lamenta ad esempio un alto esponente del partito. (Continua a leggere dopo la foto)

Ma il caso Vannacci non è il solo ad agitare la Lega, perché ci sono anche altri elementi con diversa estrazione. Come il molisano Aldo Patriciello, possibile capolista nella circoscrizione del Centro (se non sarà scavalcato proprio dal generale). Lui è il recordman di preferenze che ha navigato in diversi partici (dall’Udc al Pdl a Forza Italia), poi è passato alla Lega. Stessa cosa vale per Raffaele Stancanelli, già sindaco di Catania, che è stato eurodeputato in quota FdI. E qui il sospetto degli attivisti: “Questi li eleggiamo noi e poi vanno in altri gruppi”. Salvini, però, tira dritto e vuole Vannacci capolista.

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Ultimo Aggiornamento: 16/04/2024 10:53