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Bonus mutuo 2024 di 760 euro, a chi spetta e come riceverlo: i requisiti (e le eccezioni). La guida

Pubblicato: 16/04/2024 18:46

Acquistare una casa diventa sempre più difficile, tra guerre e crisi geopolitiche che, in una economia perennemente iperconnessa, si ripercuotono anche sui mutui, peraltro già gravati dal continuo e forsennato rialzo dei tassi di interesse che, per oltre un anno, la Banca centrale europea ha periodicamente messo in essere. Nonostante tutto ciò, l’Italia ha un patrimonio immobiliare privato senza eguali in Europa. Per tentare di mantenere il trend, però, occorrono misure, incentivi e agevolazioni. Parliamo, dunque, del cosiddetto “Bonus Mutuo” introdotto dal governo Meloni. Naturalmente, non tutti potranno accedervi, se non a determinate condizioni e vantando specifici requisiti. Approfondiamo assieme il tutto. (Continua a leggere dopo la foto)

Come funziona l’agevolazione fiscale

L’agevolazione prevede la possibilità di detrazione, nella dichiarazione dei redditi, degli interessi passivi alla banca, nonché delle spese e degli oneri accessori legati al mutuo stesso. Per la precisione, il Bonus mutuo 2024 consiste nella detrazione sugli interessi passivi del mutuo acceso per l’acquisto di casa – ovvero quelli che il mutuatario deve pagare alla banca come compenso per aver ricevuto il denaro necessario per l’acquisto – e può arrivare sino a un massimo di 760 euro. Non tutti i mutui che sono stati accesi potranno beneficiare del bonus. Una prima condizione è che riguardi un’immobile a uso abitativo, in cui si decida di risiedere: la “prima casa”, sicché sono escluse le case da affittare e gli uffici. La misura, contemplata dalla legge di Bilancio 2023, è destinata al proprietario dell’immobile che sia, al contempofirmatario del contratto di finanziamento e residente nell’abitazione: deve trattarsi di un mutuo ipotecario, ovvero la caratteristica fondamentale che dovrà essere inclusa nel contratto di mutuo è che lo stesso dovrà essere garantito da un’ipoteca immobiliare. Per ottenere il rimborso dell’Irpef fino a 760 euro, inoltre, è necessario che il mutuo casa sia stato stipulato non più di dodici mesi prima dell’acquisto dell’abitazione messa a garanzia. (Continua a leggere dopo la foto)

I requisiti e le condizioni

Sarebbe in realtà corretto, più che di bonus, parlare di un’agevolazione fiscale che consente di detrarre nella dichiarazione dei redditi gli interessi passivi versati alla banca.  Tale parte di interessi può essere portata in detrazione fino a 4.000 euro.  Per essere più precisi, la detrazione fiscale viene calcolata al 19% su un importo massimo di 4.000 euro, che equivale a un rimborso potenziale, appunto, di 760 euro. Nel caso in cui l’importo degli interessi passivi da corrispondere all’istituto finanziario annualmente risulti essere inferiore a 4mila euro. Queste le condizioni essenziali per accedervi: essere cittadini italiani o stranieri con permesso di soggiorno in Italia; non essere proprietari di altri immobili ad uso abitativo; richiedere un mutuo non superiore a 250mila euro; acquistare un immobile non di lusso situato su territorio italiano; adibire l’immobile a prima casa. Una volta inviata la domanda per il bonus mutuo 2024, l’Agenzia delle Entrate provvederà a valutare la richiesta e ad approvare il beneficio fiscale se tutti i requisiti sono stati soddisfatti. (Continua a leggere dopo la foto)

Le eccezioni

Vediamo, adesso, le eccezioni, che come sempre non mancano e che sono riassunte dal portale specializzato Idealista: qualora il mutuo fosse di importo superiore a quello dell’immobile, il beneficio fiscale sarebbe limitato alla somma di denaro destinata all’acquisto della casa. Inoltre, le detrazioni saranno parimenti valide nel caso in cui il contribuente dovesse trasferire la propria residenza per motivi lavorativi o per cure in istituti di ricovero o sanitari, a patto che l’immobile oggetto del mutuo non venga affittato. Inoltre, il vantaggio fiscale si estende anche ai genitori separati che, pur non risiedendo più nell’immobile precedentemente adibito ad abitazione principale, mantengono il diritto alla detrazione se un familiare continuasse a risiedere nell’abitazione. L’esenzione non si applica in caso di acquisto di abitazioni signorili, ville e Castelli.

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