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Ilaria Salis candidata alle Europee, la reazione di Giorgia Meloni: “Politicizzare non aiuta”. Esplode la polemica

Pubblicato: 18/04/2024 19:37
salis meloni

La candidatura di Ilaria Salis alle prossime Europee è ufficiale. Con un comunicato, infatti, Alleanza Verdi e Sinistra ha annunciato di aver inserito in lista l’insegnante, attualmente detenuta in Ungheria perché accusata di aver partecipato ad una aggressione ad un gruppo di neofascisti. La donna è finita al centro di un acceso dibattito politico a causa del duro trattamento subito in carcere all’estero e per essere stata vista nell’aula di tribunale con manette e guinzaglio. Le opposizioni chiedono da tempo al governo di intervenire in maniera decisa per mettere fine alle violenze e nelle scorse settimane si era vociferato di una possibile candidatura di Ilaria Salis con il Pd. Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli hanno invece spiegato di aver trovato l’accordo con il padre, che si è detto favorevole. Una mossa che ha scatenato anche polemiche.

Ilaria Salis candidata alle Europee, Giorgia Meloni reagisce così

Quando ancora la candidatura non era ancora ufficiale, la premier Giorgia Meloni aveva commentato l’ipotesi: “La candidatura non cambierebbe nulla rispetto al lavoro che il governo sta facendo, ma la politicizzazione di questa materia non so quanto aiuti in sé”. Poco dopo è arrivato l’annuncio: “Alleanza Verdi e Sinistra in accordo con Roberto Salis ha deciso di candidare sua figlia Ilaria, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone, nelle proprie liste alle prossime elezioni europee. In queste ore i gruppi dirigenti nazionali stanno discutendo le modalità di questa scelta che vuole tutelare i diritti e la dignità di una cittadina europea, anche dall’inerzia delle autorità italiane per ottenere una rapida scarcerazione in favore degli arresti domiciliari negati con l’ultima decisione dai giudici ungheresi”.

Bonelli e Fratoianni hanno motivato la decisione con la speranza “che intorno alla candidatura di Ilaria Salis si possa generare una grande e generosa battaglia affinché l’Unione Europea difenda i principi dello Stato di Diritto e riaffermi l’inviolabilità dei diritti umani fondamentali su tutto il suo territorio e in ognuno degli stati membri. Il nostro è un gesto che può servire a denunciare metodi incivili di detenzione, soprattutto verso chi è ancora inattesa di un giudizio”. Una candidatura, dunque, che è anche impulso a portare “nel futuro Parlamento europeo iniziative legislative per la salvaguardia dei diritti delle persone coinvolte in procedimenti penali in tutti i paesi dell’Unione”.

In caso di elezioni, Ilaria Salis potrebbe lasciare il carcere grazie all’immunità parlamentare di cui, a quel punto, godrebbe. Non mancano polemiche per la presa di posizione di Giorgia Meloni: tanti utenti, in rete, hanno chiesto alla premier di mostrare più determinazione nella difesa della donna, “trattata come una pericolosa criminale a fronte di reati minori per i quali in Italia non si andrebbe nemmeno in carcere”, come scritto in diversi messaggi.

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