Questa mattina un’auto si è schiantata contro un edificio della scuola elementare Beacon Church of England in Heyworth Street, Everton, Liverpool. Gli alunni sono stati evacuati e rimandati a casa dopo che un suv Mercedes ha sfondato il muro della scuola primaria.
Le immagini scattate alla Beacon Church of England Primary School mostrano il muro completamente distrutto: mattoni su tutto il pavimento e un enorme varco nell’edificio della scuola dopo l’incidente. Il terribile impatto è avvenuto questa mattina intorno alle 8,30. Polizia, paramedici e vigili del fuoco si sono precipitati nella scuola di Heyworth Street ed hanno istituito un cordone di polizia lungo un tratto della strada.
A spokesperson for Beacon CE School confirmed to the ECHO: “We are shocked at today’s incident but relieved that no children were in the classroom at the time.” pic.twitter.com/2iyh9J5Qhr
— Olivia Williams (@livs_wills) April 22, 2024
IL comunicato della scuola
Un portavoce della Beacon CE School ha raccontato: «Siamo scioccati dall’incidente di oggi ma sollevati dal fatto che in classe in quel momento non c’erano bambini. Vorremmo ringraziare il personale per il modo calmo e professionale con cui hanno affrontato la situazione e gli alunni, i genitori e gli accompagnatori per aver risposto bene e averci consentito di evacuare l’area in sicurezza. Siamo anche molto grati per la pronta risposta dei servizi di emergenza. Avremo l’edificio adeguatamente valutato come priorità e speriamo di poter aprire la maggior parte dell’edificio domani, ma lo confermeremo direttamente alla comunità scolastica a tempo debito”.
La donna alla guida è rimasta leggermente ferita. Non sono stati segnalati altri feriti e nessun bambino era presente nell’area dell’incidente. La classe sventrata è proprio quella dell’asilo nido, che solitamente ospita bimbi di 2 anni. “L’edificio sarà valutato per eventuali danni strutturali. La scuola sarà chiusa per il resto della giornata e sono in atto chiusure stradali” ha infine spiegato la polizia locale di Liverpool.
