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Crosetto difende il monologo Scurati e accusa: “Stanno depauperando la Rai”

Pubblicato: 23/04/2024 07:28

La celebrazione del 25 aprile, giornata dedicata alla Liberazione d’Italia dal nazifascismo, è sempre un momento di riflessione intensa sulle radici democratiche del nostro Paese. Quest’anno, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, si è distinto per un intervento che non solo riafferma il suo antifascismo, ma critica anche la recente censura del monologo sul fascismo di Antonio Scurati

Durante gli ultimi giorni, il dibattito si è concentrato su Antonio Scurati, lo scrittore noto per i suoi libri sul fascismo, censurato per le sue parole in occasione del 25 aprile. In risposta, Crosetto ha esposto la sua posizione in modo chiaro: ha difeso l’importanza di mantenere una narrazione obiettiva sulla storia, criticando coloro che, a suo dire, “depauperano” la Rai con decisioni percepite come miopi.

Il ministro ha lodato l’intervento della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha scelto di pubblicare il monologo censurato di Scurati sui social media, amplificandone il messaggio. Questa mossa, secondo Crosetto, dimostra quanto sia controproducente cercare di censurare contenuti nell’era digitale, dove il tentativo di soppressione può invece dar luogo a una diffusione ancora più vasta.

Il percorso personale e politico di Crosetto è peculiare all’interno del panorama politico italiano. Da giovane democristiano a cofondatore di Fratelli d’Italia, ha sempre mantenuto una linea di ferma opposizione al fascismo, sottolineando che l’antifascismo si esprime attraverso atti concreti di difesa delle libertà democratiche e non solo con proclami.

Nel giorno della Liberazione, il Ministro non mancherà di partecipare alle celebrazioni ufficiali, insieme al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolineando il suo impegno continuo nel ricordare e onorare questa data cruciale per la storia italiana.

In un periodo in cui la politica spesso si piega a logiche di breve termine, la posizione di Crosetto rappresenta un chiaro esempio di come il valore della memoria storica e l’impegno verso i principi democratici debbano rimanere centrali, anche a costo di risultare, a volte, controcorrente. Con manifesti che decorano la città proclamando la difesa della libertà, il messaggio del Ministro è un promemoria potente: il 25 aprile non è solo una data nel calendario, ma un simbolo vivo delle libertà che continuamente dobbiamo proteggere.