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A Roma pusher di crack giovanissimi: fermati ragazzi dai 13 ai 16 anni

Pubblicato: 26/04/2024 14:41

Centododici spacciatori arrestati in sei mesi a Roma. Una media di un pusher in manette ogni due giorni. Un’azione costante di repressione a una delle più importanti piazze di spaccio della Capitale, quella del Quarticciolo, che non sembra fermare l’attività di vendita, soprattutto di cocaina e crack. Quello che desta maggiore preoccupazione però, è l’età sempre più esigua dei pusher. I carabinieri della compagnia Casilina hanno sorpreso due minorenni con dodici dosi di crack, due ragazzini di tredici e sedici anni. Addosso avevano dosi di droga e 400 euro in contanti. La sostanza era nascosta tra gli alberi e la stavano vendendo ai clienti.

Il controllo fa parte delle operazioni di pattugliamento del territorio, che sorvegliano in particolare alcune strade e piazze in cui c’è lo spaccio di sostanze stupefacenti, come ad esempio la zona del Quarticciolo. Le operazioni hanno portato a numerosi arresti, che hanno tolto i pusher “più anziani” dal mercato. Da qui la necessità di trovare manovalanza di ricambio in ragazzini e adolescenti, difficilmente imputabili, soprattutto se minori di 14 anni. Aspetto che non ferma però i controlli antidroga dei carabinieri di Roma.

Dopo gli 11 arresti eseguiti qualche giorno fa che hanno portato alla luce anche numerosi nascondigli utilizzati per occultare lo stupefacente – cassonetti dei rifiuti, aiuole, fori nei muri e addirittura una trappola per topi, i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato un sedicenne romano, gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sorpreso mentre vendeva droga. Era insieme ad un tredicenne.

Il sedicenne, una volta identificato, è stato portato nel centro di prima accoglienza per minori di via Virginia Agnelli e il giudice delle indagini preliminari nei suoi confronti ha applicato la misura cautelare che prevede attività di studio o di lavoro, su richiesta del Pubblico Ministero. Il tredicenne, appunto non imputabile, è stato affidato ai genitori.
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