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Ignazio La Russa a testa in giù come Mussolini: il post di Riondino fa esplodere la polemica

Pubblicato: 27/04/2024 15:52

Ignazio La Russa a testa in giù accanto a Benito Mussolini. Un’immagine che ha scatenato feroci polemiche e che è stata pubblicata su Facebook dall’attore e regista Michele Riondino in occasione dei festeggiamenti del 25 aprile. Nell’immagine comparsa sul profilo dell’artista, Ignazio La Russa, attuale Presidente del Senato, appare capovolto accanto a un ritratto di Benito Mussolini. Il gesto di Riondino, chiaramente ispirato a piazzale Loreto, dove il cadavere del Duce fu esposto appeso per i piedi, ha scatenato reazioni contrastanti.

Riondino ha commentato l’immagine scrivendo: “La cosa veramente divertente è che c’è stato un tempo in cui i fascisti erano più autentici, più audaci, erano leoni, anche se solo per un giorno. Oggi invece hanno paura di definirsi, di rivendicare la loro fede.” L’attore ha poi aggiunto: “Non ci sono più i fascisti di una volta. Solo pecore. Ecco cosa sono i fascisti di ieri che sono diventati i governanti di oggi. Meglio una vita da pecora che un giorno da leoni. Viva la resistenza”.

Questo non è il primo episodio in cui rappresentanti della destra, in particolare di Fratelli d’Italia, tra cui la premier Giorgia Meloni, vengono raffigurati capovolti in un riferimento macabro a piazzale Loreto e Mussolini. Il post di Riondino su Ignazio La Russa, che ha mostrato con orgoglio la sua collezione di busti del Duce in passato, ha alimentato ulteriormente le controversie sul tema del fascismo e dell’antifascismo, tornate al centro dell’attenzione in seguito alla censura Rai del monologo di Antonio Scurati.

Riondino ha espresso solidarietà a Scurati, affermando di essere stato vittima di censura da parte della Rai in precedenza. Il Tg1, secondo quanto raccontato dall’attore, aveva programmato e poi annullato un servizio su “Palazzina Laf”, film diretto e interpretato da lui stesso e candidato ai David di Donatello in diverse categorie. Attualmente, Riondino è impegnato nell’organizzazione del Concertone dell’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto, di cui condivide la direzione artistica con Diodato e Roy Paci.

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