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La trappola delle borseggiatrici, ecco come funziona. Scoperta la tecnica e il covo (VIDEO)

Pubblicato: 29/04/2024 18:06

Nella atmosfera rarefatta in cui vivono i soloni del politicamente corretto taluni problemi, semplicemente, non esistono. E se qualcuno, che invece li vive quotidianamente, solleva legittime istanze viene immediatamente tacciato di razzismo, fascismo ed “etichette” analoghe, così dirottando l’attenzione dal problema in sé. Ora, dapprima rassicuriamo tutti: noi non siamo razzisti o fascisti, ma non possiamo immolare sull’altare del politically correct alcune considerazioni sulla vocazione dei rom a commettere furti e scippi sui mezzi pubblici, ma anche en plein air, per così dire. Smartphone e denaro in contanti che “spariscono” in un attimo. Un fenomeno che ha assunto i canoni dell’emergenza, testimoniata da innumerevoli denunce sui social network (oltre che in Questura) con tanto di video che abbondano in Rete. Ecco perché la trasmissione Dritto e Rovescio, concentrandosi su quanto avviene nella metropolitana di Milano, uno dei posti preferiti dai rom, ha ricostruito una vera e propria organizzazione e un modus operandi professionale, affinato con l’esperienza pluridecennale. (Continua a leggere dopo il VIDEO)

Il covo

Il tutto è documentato nel servizio completo che si può vedere cliccando QUI. Sono per lo più donne, ciò che ne accresce l’impunità anche perché, secondo la legge, le perquisizioni e le ispezioni personali debbono essere eseguite da persona dello stesso sesso, e il personale di vigilanza delle stazioni è in larga parte maschile; inoltre, sovente, sono incinte e non possono neppure andare in carcere. Dal reportage della trasmissione di Rete Quattro di giovedì 25 aprile, condotta da Paolo Del Debbio, emerge anche il loro potenziale covo. Queste donne, infatti, fanno parte di una rete molto ampia, che interessa vari paesi in Europa. Sono solite spostarsi spesso, e in ogni zona trovano un luogo in cui rifugiarsi prima del prossimo furto. Il quartier generale delle borseggiatrici è un bed&breakfast nella zona nord di Milano. Alcune delle borseggiatrici vivono saltuariamente. “Una volta hanno rubato la borsa che era in un furgone mentre erano qui”, ha detto la signora addetta alle pulizie. “Sì, ogni tanto vivono qua”, conferma un residente. “Vengono dalla Spagna“, aggiunge, sollecitata dall’inviata della trasmissione televisiva, Sara Scorpati. Ed è proprio dal Bed&Breakfast individuato dalla trasmissione che, in un secondo momento, escono due borseggiatrici. Entrambe molto conosciute sul web. L’inviata riesce a seguirle, ma viene spinta e allontanata appena rivolge loro delle domande. (Continua a leggere dopo la foto)

Le tecniche

Le ladre agiscono da sole, oppure in coppia. Una delle tante tecniche prevede un’azione combinata: mentre una si copre la mano con una sciarpa e la infila nella borsa della vittima, l’altra nasconde il furto alla vista agli altri viaggiatori, aprendo il cappotto. In zona macchinette, invece, si aggirano quelle che su Il Giornale d’Italia vengono definite “borseggiatrici vecchio stampo”. Queste si avvicinano alle persone, fingendo di aiutarle a fare i biglietti, ma in realtà osservano il contenuto del portafogli della vittima. Quando ne individuano uno interessante fanno cenno a una loro complice di colpire. E poi ci sono anche le “sentinelle” pronte a intervenire in caso le complici venissero individuate.

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Ultimo Aggiornamento: 29/04/2024 18:07