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Morte di Mattia Giani: la procura nomina altri due consulenti. Il giallo delle manovre di emergenza

Pubblicato: 02/05/2024 23:45

La morte improvvisa di Mattia Giani, il giovane calciatore di 26 anni del Castelfiorentino, ha scosso profondamente la comunità sportiva. Domenica 14 aprile, durante una partita nello stadio del Lanciotto di Campi Bisenzio (Firenze), Giani ha accusato un malore che purtroppo si è rivelato fatale, con la morte arrivata il giorno successivo all’ospedale di Careggi. Il mistero sulle cause del suo improvviso passaggio è diventato il fulcro di intense indagini condotte dalla procura di Firenze.

La procura ha incaricato tre esperti per far luce sulle circostanze che hanno portato alla morte di Giani. Oltre al medico legale Beatrice Defraia, sono stati aggiunti alla squadra investigativa la professoressa Cristina Basso, cardiopatologa, e il docente di cardiologia Fiorenzo Gaita. Questi consulenti avranno il compito di esaminare le manovre di emergenza eseguite sul campo al momento del malore e durante le operazioni di soccorso, nonché le diagnosi mediche rilasciate a Giani nel periodo antecedente all’evento. L’obiettivo è chiarire se ci siano state responsabilità di terzi che abbiano influenzato o causato la sua morte, o se ci siano state condizioni preesistenti che abbiano contribuito al tragico epilogo.

Parallelamente, i carabinieri stanno conducendo indagini, acquisendo le cartelle cliniche e i certificati medici sportivi di Giani. Si tratta di un’attività complessa, considerando che il calciatore ha militato per diverse squadre toscane nel corso degli anni, tra cui Pisa, Empoli, Grosseto e Ponsacco, prima di giungere al Castelfiorentino. La sua carriera sportiva e il suo percorso medico sono al centro delle ricerche volte a far luce sulle circostanze che hanno portato alla sua prematura scomparsa.

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